Pesca, Catanzaro (Pd): “Servono interventi strutturali, non solo misure tampone”
Lo dice il capogruppo Pd all'Ars, Michele Catanzaro, dopo avere appreso la notizia diffusa dall'Assessore Luca Sammartino
“La recente delibera della Giunta regionale che assegna 480 mila euro agli operatori della pesca a volante danneggiati dagli eventi climatici rappresenta certamente un segnale positivo, ma le risorse sono esigue”.
Lo dice il capogruppo Pd all’Ars, Michele Catanzaro, dopo avere appreso la notizia diffusa dall’Assessore Luca Sammartino. “È un aiuto – continua – che va a compensare, come da noi richiesto la scorsa estate con un apposito emendamento alla manovra di bilancio, numerosi operatori della piccola pesca, un comparto che vive quotidianamente le difficoltà legate ai cambiamenti climatici e alle crisi di mercato. Tuttavia l’importo stanziato (il Pd aveva chiesto un intervento da 5 milioni) appare esiguo rispetto alle reali necessità di un settore che non può essere sostenuto solo con misure tampone in occasione delle emergenze.
La pesca, che rappresenta un comparto produttivo strategico per la Sicilia, ha bisogno di una programmazione seria e di lungo periodo, capace di garantire stabilità, innovazione e competitività. Non basta intervenire quando si verificano calamità o eventi straordinari – aggiunge Catanzaro – occorre una visione strategica che metta al centro la sostenibilità, la tutela delle risorse marine e il sostegno alle comunità costiere. Purtroppo, la programmazione non sembra essere una prerogativa dell’attuale governo Schifani, che continua a procedere senza una direzione chiara e senza un piano organico su tanti aspetti cruciali per lo sviluppo della Sicilia.”
Il Partito Democratico ribadisce quindi la necessità di un piano strutturale per la pesca, che accompagni gli operatori non solo nei momenti di crisi, ma anche nella crescita e nella modernizzazione del settore. “Solo così – conclude Catanzaro – si potrà garantire un futuro solido a un comparto che è parte integrante dell’identità e dell’economia siciliana. A queste misure va affiancata un’azione incisiva presso l’Unione europea, per difendere la nostra marineria dalle restrizioni che non tengono conto delle specificità del Mediterraneo”.




