Agrigento

Agrigento, tre appuntamenti culturali da non perdere

Si inizia giovedì 3 novembre, nella sala Fazello del Museo archeologico regionale “Pietro Griffo"

Pubblicato 3 anni fa

Si inizia giovedì 3 novembre, nella sala Fazello del Museo archeologico regionale “Pietro Griffo”,  dove  alle ore 17:30, si  renderà omaggio ad Aldo Braibanti, “il più grande intellettuale italiano del ‘900”, secondo le parole di Carmelo Bene.  

La conferenza dal titolo “Aldo Braibanti per un profilo del plagio” è stata promossa dallo scrittore Beniamino Biondi che di Braibanti è stato per molti anni amico, assistente e curatore del volume delle poesie complete uscito col titolo “Frammento frammenti” nel 2003, e al momento sta attendendo alla pubblicazione della sentenza integrale di condanna per il reato di plagio.

Poeta, artista visivo, drammaturgo, studioso delle formiche (la cui vicenda è stata di recente portata sugli schermi con il film “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio) Aldo Braibanti (1922-2014), è stato una mente affascinante e poliedrica, sfuggente a ogni facile etichetta, e anche uomo mite, appartato.

Il processo “politico” ad Aldo Braibanti fu il nostro processo a Oscar Wilde, con un secolo di ritardo. Braibanti ebbe al suo fianco pochi ma qualificati sostenitori, tra cui Marco Pannella, mentre Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Alberto Moravia, Umberto Eco seguirono e commentarono aspramente il processo e quella parte di Paese che resisteva strenuamente ad ogni tentativo di modernizzazione della società. Il 5 e 6 novembre al “Teatro Della Posta Vecchia” uno spettacolo teatrale metterà il dito nella piaga sul rapporto padri e figli.

Lo porta in scena, Mario Sorbello, uno degli attori siciliani di prestigio con un variegato curricolo di interpretazioni che vanno da Pirandello, a Shakespeare, a Ionesco. Questo suo ”In una notte”, suggerisce Sorbello – è un tuffo nella tragica, dura, realtà di tutti i giorni, quella che ci fa incontrare dietro l’angolo, scorgere sotto un ponte o per la strada, quel clochard che si trascina stancamente, con un carrello pieno di scatole e di sacchetti con dentro chissà che cosa. E’ un modo per ripensare ai rapporti con i propri figli, spesso gestiti con superficialità, pressapochismo, in nome di quello stress da arrivismo, da carriera o da quel voler a tutti i costi riuscire nella vita, accumulando successo, soldi, donne, titoli, ma trascurando proprio le cose più preziose: i propri affetti.

Giorno 11 novembre alle ore 16,30  presso il Circolo Empedocleo incontro dibattito sulla legge elettorale: Porcellum sta a  Rosatellum come Caligola sta al suo cavallo. L’incontro promosso dal Cepasa sarà l’occasione per discutere delle leggi elettorali e non a caso si svolgerà al Circolo che porta il nome prestigioso di Empedocle, il quale tornando da un lungo viaggio trovò la sua città in preda a gravi disordini politici. Allora spinto dal senso dello Stato si schierò subito contro  i ricchi e gli aristocratici costituendo un nuovo ordinamento e formando un governo paritario, formato da benestanti e meno abbienti. Riformò le leggi permettendo a chiunque di prendere parte al governo della città combattendo il nepotismo.

Per questo fu amato dai cittadini.

Il popolo di Agrigento per le sue idee, per la sua moralità e la sua saggezza avrebbe voluto nominarlo re della città, ma egli energicamente rifiutò sostenendo che con la repubblica gli uomini venivano scelti dal popolo, mentre con la monarchia, un re tiranno non era facile da sostituire.

Si sperava che durante il dibattito per la fiducia al governo Meloni qualcuno avesse preso la parola in ordine alla legge elettorale che di fatto per la sua specificità non porta più le persone ai seggi elettorali con grave nocumento per la democrazia. Questo vuol dire che ai partiti l’attuale legge sta bene. Allora bisogna raccogliere le firme per il referendum abrogativo. Dopo Agrigento , il convegno dibattito si sposterà Racalmuto, il paese della ragione.

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