In casa con pistola, droga e munizioni: chiesto processo per 25enne
Il giovane nelle scorse settimane è tornato in carcere poiché coinvolto nell'inchiesta sui clan di Villaseta-Porto Empedocle per una estorsione ai danni di un bar
La procura di Agrigento ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Samuel Pio Donzì, 25 anni, con l’accusa di aver detenuto una pistola, le relative munizioni e anche della sostanza stupefacente. La prima udienza preliminare si celebrerà il prossimo 23 luglio davanti il giudice Micaela Raimondo.
La vicenda è legata con quanto accaduto nel luglio dello scorso anno quando – secondo la ricostruzione accusatorio – Donzì sarebbe intervenuto a difesa del fratello che aveva litigato con un gruppo di persone nei pressi di un bar a Porto Empedocle. Per intimidire i rivali il 24enne aveva portato una pistola.
Dalle successive immagini delle telecamere, arricchite anche dalle dichiarazioni di alcuni testimoni, i poliziotti perquisirono l’abitazione del giovane trovando una pistola calibro 22, nascosta nel tetto del terrazzino con 33 cartucce all’interno di una federa chiusa, 3 grammi di cocaina nascosti all’interno di un muretto con un bilancino di precisione e 28 grammi di marijuana.
Donzì nelle scorse settimane è tornato di nuovo in carcere nell’ambito dell’inchiesta sui clan di Villaseta e Porto Empedocle. In questo segmento investigativo è accusato di estorsione ai danni del titolare di un noto bar a Porto Empedocle.