Criminalità organizzata, controlli e prevenzione: bilancio delle attività del questore Palumbo
Durante lo scambio di auguri il questore di Agrigento ha tracciato il bilancio dell'attività svolta durante l'anno
“E’ un consuntivo positivo che ha visto risultati estremamente rilevanti per quanto riguarda un indice della criminalità ridotto rispetto alla media nazionale e anche alla media regionale. Una grande presenza sul territorio delle nostre pattuglie, non solo della Questura ma anche quelle delle specialità e una attività di prevenzione nell’ambito dell’attività amministrativa con numerosi controlli e un moderato numero di sanzioni elevate”. Queste le parole del questore di Agrigento, Tommaso Palumbo a margine di una conferenza stampa nella sala San Michele per tracciare un bilancio dell’attività svolta e i risultati conseguiti dal mese di dicembre 2022 fino ad oggi. Attività estrinsecata in diversi ambiti e contesti ed ha richiesto la predisposizione di numerosi servizi, anche in scenari complessi come quello del fenomeno immigratorio sull’isola di Lampedusa ma anche a Porto Empedocle; fenomeno che ha rappresentato costantemente un elemento di forte interesse per l’intera comunità internazionale e, conseguentemente, ha attratto l’attenzione mediatica di tutto il mondo. Particolare attenzione è stata riservata per la pianificazione in materia di manifestazione pubbliche e relative anche alle manifestazioni sportive, che ha visto particolare controllo delle volanti sul territorio, ottenendo il raggiungimento di risultati apprezzabili, sia sul campo della prevenzione che della repressione dei reati. In tale ottica è stata svolta una costante attività di contrasto al fenomeno della detenzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei reati predatori.
“Grande attenzione è stata mostrata verso per le fasci deboli, e ancora particolarmente rilevante è stata l’attività investigativa svolta dalla Polizia giudiziaria con la Squadra mobile, e la Digos per quanto riguarda l’attenzione sulla prevenzione terroristica, ma anche prevenzione delle tifoserie. Un risultato positivo per i servizi del cittadino in generale”, ha continuato il questore Palumbo.
Con riferimento alle fenomenologie di criminalità organizzata straniera, si ricorda l’attività di indagine svolta sull’isola di Lampedusa e ad Agrigento dalla Squadra Mobile, che ha condotto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento e quella presso la D.D.A. di Palermo ad emettere sette decreti di fermo di indiziato di delitto nei confronti di cittadini nigeriani, gambiani, sudanesi e bengalesi resisi responsabili dei reati favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di tortura e sequestro di persona a scopo di estorsione.
Un importante risultato investigativo, altresì, è stato realizzato con i nove decreti di fermo emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento nei confronti di altrettanti soggetti che avrebbero compiuto atti di depredazione a danno dei barchini su cui viaggiano i migranti, configurando in tal ultima ipotesi il reato di “pirateria marittima”. Si ricorda anche l’operazione di polizia giudiziaria, denominata “Hybris”, inerente un’associazione criminale dedita al traffico di stupefacenti ed operante nel territorio di Licata ma con ramificazioni anche in altre provincie.
“Agrigento non è soltanto la “porta d’Europa”, ben rappresentata a Lampedusa, ma si incardina in quello che è il contesto siciliano che vede sicuramente un cambiamento del comportamento delle organizzazioni criminali, siamo fortunatamente ben lontani dai tempi delle guerre di mafia dove si raccoglievano, ogni giorno, morti per strada. Ma questo non vuol dire che la mutazione che ha avuto l’organizzazione non la veda presente. Va assolutamente presa in considerazione, anche in relazione a quelli che sono i futuri appuntamenti che, a medio termine, ci aspettano con Agrigento capitale nazionale della cultura 2025. Sicuramente arriveranno opportunità per investimenti, per costruzione di infrastrutture e per la predisposizione di eventi e iniziative culturali e saranno una boccata d’ossigeno per l’imprenditoria sana del territorio e non soltanto. Ma saranno anche una ghiotta opportunità per la parte non sana. Sta a noi, forze di polizia, vigilare su questo, con le diverse specializzazioni che ci vedono presenti”, ha detto il questore di Agrigento.
Nel corso dell’anno sono stati effettuati servizi mirati sotto la denominazione “Alto Impatto”, comprensiva di servizi specifici della specialità tra i quali il trasporto animali vivi, sostanza alimentari e merci pericolose, servizi che hanno portato ad un incremento dei controlli con relativo sequestro di merci e cose in stato di deterioramento. Sul campo la Polizia Stradale ha impiegato 2.383 pattuglie, oltre 10 mila veicoli controllati, 12 mila persone identificate, 124 patenti ritirate, e cira 3mila controlli con etilometro. Particolare attenzione anche da parte della polizia ferroviaria e della locale sezione operativa per la sicurezza cibernetica. Particolare sentita è stata l’attività di educazione alla legalità effettuata nelle scuole agrigentine, con incontri mirati al fenomeno del cyberbullismo, droga, alcol, e lotta alle mafie.
“Preferisco andare a scuola piuttosto che andare in un convegno, perchè è fondamentale incontrare i ragazzi e le giovani generazioni per parlare di legalità, dobbiamo portare l’esempio e la testimonianza di chi ogni giorno lavora a presidio della legalità”, ha concluso il questore Palumbo augurando anche un sereno e natale a tutta la comunità agrigentina.