Agrigento

Il capo della Squadra mobile Minardi saluta Agrigento: “È stata una bella avventura”

I saluti del vice questore aggiunto Giovanni Minardi assegnato ad altra sede

Pubblicato 2 anni fa



 Di Giuseppe Castaldo e Irene Milisenda

Sono dispiaciuto di lasciare questa città che mi ha dato tante soddisfazioni. Lascio una bella squadra, non sono solo persone che hanno lavorato con me ma sono degli amici che mi mancheranno. E’ stata una bella avventura.” Cosi il vicequestore aggiunto Giovanni Minardi, a margine della conferenza stampa di saluti a fianco del Questore di Agrigento Emanuele Ricifari, dopo nove anni dal suo insediamento alla guida della Squadra Mobile lascia Agrigento per trasferirsi nella sua città origine, Gela.

“Tutte le operazioni sono state importanti ma aiutare una donna in difficoltà o un ragazzo che ha problemi non sono attività che arrivano alla stampa ma paradossalmente sono quelle che ti riempiono il cuore. Questo territorio necessita sempre di molta attenzione e presto vedrete i frutti del lavoro che, anche oggi, facciamo per questa terra. Ma adesso per me è arrivato il giorno di iniziare una pagina, e di continuare a fare quel lavoro che ho fatto sempre con tanto amore e dedizione”, ha concluso Minardi, particolarmente emozionato e dispiaciuto di salutare la sua squadra e anche la stampa con il quale ha avuto sempre un rapporto di stima e fiducia reciproca.

Tante le attività che portano il sigillo del vicequestore Minardi. Sul fronte immigrazione il suo ufficio non è mai stato così impegnato come negli ultimi anni: sbarchi, scafisti, torturatori. Importanti i colpi inflitti alla criminalità organizzata: dalle operazioni Icaro e Vultur, contro la riorganizzazione della famiglia mafiosa di Agrigento e la cosca di Camastra, all’arresto del boss Leo Sutera, al tempo capo indiscusso dell’intera mafia agrigentina, passando per l’operazione Mosaico, l’indagine che ha fatto luce su una lunga scia di sangue tra Favara e il Belgio caratterizzata da omicidi e agguati mancati. Un attacco frontale è stato condotto al traffico di stupefacenti: le maxi operazioni Hybris e Fish&Drug con l’azzeramento di imponenti piazze di spaccio prima a Licata e poi Porto Empedocle e il più grande sequestro di cocaina mai avvenuto in provincia di Agrigento quando, proprio la Squadra mobile, arrestò un corriere della droga con ben 30 chili di polvere bianca in auto. Attenzione massima è stata dedicata alla tipologia di reati che spesso non vengono denunciati: usura ed estorsioni. Le ultime, in ordine di tempo, quelle avanzate a tre imprenditori empedoclini che hanno trovato conforto e risposte immediate negli agenti della Squadra mobile. Infine, non sono mancati i “cold case” e  le vicende che più hanno scosso la comunità agrigentina: l’omicidio dell’impiegato comunale di Raffadali Pasquale Mangione, risolto a distanza di 9 anni dal delitto, la faida di Palma di Montechiaro, con il duplice omicidio Rallo-Azzarello, e la svolta nelle indagini sulla scomparsa di Gessica Lattuca, con le indagini per omicidio a carico del fratello (poi deceduto). 

I migliori auguri al dott. Minardi per il suo nuovo incarico dalla redazione di Grandangolo Agrigento.

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