Agrigento

La protesta degli agricoltori arriva ad Agrigento: un corteo di 50 trattori sotto i Templi (vd,ft)

La protesta di agricoltori e allevatori, che in questi giorni si sta espandendo a macchia d’olio in diversi Paesi europei, arriva anche ad Agrigento.

Pubblicato 6 mesi fa



La protesta di agricoltori e allevatori, che in questi giorni si sta espandendo a macchia d’olio in diversi Paesi europei, arriva anche ad Agrigento. Un corteo di trattori, composto da almeno cinquanta mezzi pesanti proveniente da Naro, Canicattì, Palma di Montechiaro, Racalmuto e Favara, è partito da Licata sfilando lungo la strada statale 115 fino alla rotonda Giunone di Agrigento.

Gli agricoltori, stanno protestando contro misure pensate per rendere maggiormente sostenibile il settore agroalimentare, ad esempio imponendo la sospensione delle attività per permettere al terreno di riposare. Gli agricoltori chiedono più tutela del Made in Italy, e si oppongono all’aumento del prezzo del gasolio. A presidiare il corteo, proprio sotto il tempio di Giunone, la polizia di Stato.

“Rinnovo la mia vicinanza ai lavoratori del comparto agricolo che in questi giorni manifestano contro le politiche dell’Unione Europea, troppo spesso distanti dai bisogni reali dei territori”. Lo afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, manifestando solidarietà e sostegno agli agricoltori. “Incontrerò presto i loro rappresentanti per raccogliere proposte. L’ascolto è alla base del lavoro messo in campo in questi mesi, come gli aiuti economici alle imprese in ginocchio per i rincari del carburante e dell’energia e le battaglie che ho portato avanti in commissione Politiche agricole a tutela dei consumatori e dei prodotti della nostra terra, anche per l’utilizzo di etichette visibili negli alimenti contenenti farine derivate da insetti”. “Ieri – conclude Sammartino – ho chiesto al presidente Schifani di dichiarare lo stato di calamità naturale per la siccità. La situazione del comparto è molto delicata e non faremo mancare il nostro sostegno”.

Nei giorni scorsi una delegazione di agricoltori, dopo un sit-in presso la Prefettura di Agrigento, hanno incontrato il prefetto Filippo Romano, il quale aveva già sollecitato il ministero delle imprese e del made in Italy con una lettera evidenziando le difficoltà del comparto. 

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