Agrigento

Sport: la tribuna dello stadio Esseneto intitolata a Mimmo Gareffa

All'intitolazione presente la figlia Rosanna Gareffa

Pubblicato 1 anno fa

La tribuna centrale dello stadio Esseneto di Agrigento, è da oggi intitolata al professor Mimmo Gareffa, storico rappresentante dello sport agrigentino a venti anni dalla sua scomparsa.

“Siamo finalmente riusciti ad intitolare questa tribuna ad un uomo di sport agrigentino – ha detto il sindaco Franco Micciché -, il professore Gareffa ha partecipato a tanti eventi sportivi ed è stato uno dei primi portieri della squadra di Agrigento, ed ha anche giocato con mio padre, quando ancora lo stadio si chiamava “del Littorio”. Quasi tutti i ragazzi agrigentini sono stati allievi di Gareffa” ha concluso.

La cerimonia si è svolta nel pomeriggio alla presenza della figlia di Gareffa, Rosanna, del sindaco di Agrigento, Francesco Micciché e del delegato del Coni di Agrigento, Antonella Attanasio. Presenti anche numerosi amici, ex allievi del professor Gareffa che ha cresciuto sportivamente e umanamente.

“Ringrazio il sindaco Franco Micciché che si è reso disponibile, insieme alla giunta, per poter onorare al meglio la memoria di Mimmo Gareffa – ha detto Antonella Attanasio -, un’intitolazione che arriva un po’ in ritardo anche per la difficoltà di trovare l’impianto giusto da dedicare al professore. Nessuno poteva pensare di togliere l’intitolazione dello stadio ad Esseneto che resta sempre il nostro campione olimpico, anche se possiamo dire che “il professore” potrebbe essere il secondo a salire agli onori di questa onorificenza, avendo ricevuto la benemerenza dal comitato olimpico. E’ stato anche “Quercia di terzo grado” che è la massima onorificenza che la Fidal riconosca” ha concluso.

“Mio padre giocò nel 1931 in questo campo – ha detto la figlia Rosanna -, nonostante avesse solo 19 anni, era istintivamente dotato. Ha proseguito con l’atletica leggera quando mio padre, idealista, decise di lasciare il calcio quando iniziarono a girare i soldi. Per fortuna non ha visto a che punto siamo arrivati oggi” ha concluso Rosanna Gareffa.

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