Agrigento

Viabilità ad Agrigento: “Una stasi che non aiuta la città a crescere”

Diego Romeo conversa con Paolo Cilona

Pubblicato 3 anni fa

“I giovani traditi anche dal vaccino” è uno dei tanti titoli di quotidiani che in questa settimana hanno fatto il paio con precedenti titoli come “Il Sud tradito”, “Il vangelo tradito”, “il cittadino tradito”. Insomma siamo sempre punto e a capo. E non sarò io a ricordarti che la scorsa settimana su Grandangolo  abbiamo titolato “Privacy e cittadinanza non abitano più qui”, se ne è accorta perfino “Forza Italia” che ha stilato un documento discorsivo sull’Amministrazione comunale

Stavolta anche la fiducia nella scienza viene messa a dura prova insieme alla credibilità dell’informazione.

“Possiamo dire liberamente che la scienza si adegua e propone immediatamente la soluzione pro-giovani a prescindere del caos creato dalla prima dose. Quel che conta è la tutela della salute dei giovani che alla luce dei risultati fin qui raggiunti costituisce un vero tradimento o meglio la condizione del venir meno della certezza assoluta. Ecco perché è venuta meno la fiducia ai vaccini. I giovani vivono nello sconforto perché nessuno si preoccupa sul piano personale dei dubbi verso chi ha deciso di concludere il ciclo della prima vaccinazione con altri vaccini al grido “cambiare farmaco non solo non è pericoloso ma rafforza la protezione” e che a scatenare le trombosi sia il vettore virale. Al giovane non resta che obbedire e stare al centro dell’attenzione sanitaria”.

Il Comune di Agrigento, proiettato al futuro, perchè non procede all’esproprio di quei terreni sul viale delle Dune, visto che è vietata la costruzione, utilizzandoli come aree di parcheggio? Ne verrebbe compensato il flusso del traffico. 

“Ben detto. Occorre prospettare e successivamente realizzare soluzioni per una città in cammino. Quasi tutte le aree lungo il rettilineo del viale delle Dune sono interdette all’edificazione in quanto vicine al mare. Attraverso l’espropriazione il Comune può realizzare ampi parcheggi. Una scelta necessaria per rispondere alla crescente domanda degli automobilisti durante la stagione estiva-balneare. I parcheggi lungo le Dune avranno un ruolo fondamentale per il flusso delle macchine verso San Leone. Bisogna creare i presupposti per rendere S. Leone un centro balneare di avanguardia e di grande qualità. Allargare possibilmente la sede stradale della via delle Dune ed espropriare i manufatti realizzati in difformità degli strumenti urbanistici. Sono scelte necessarie per il futuro di Agrigento”.

La viabilità è un problema di oggi per l’immediato domani. Ricorrere all’esproprio per pubblica utilità, facciamo un altro esempio, allargare la stradella di Poggio Muscello per collegare la zona commerciale di viale Sciascia con San Leone, oppure porre attenzione sul quartiere Maddalusa-Babbaluciara per snellire il traffico per San Leone. Una amministrazione che risolva i problemi per il futuro è quello che viene richiesto dai cittadini. 

“Non sempre il Comune  ricorre all’istituto della pubblica utilità, e questo per non toccare ovvero per non dare dispiaceri ai proprietari dei terreni. Un comportamento statico che non aiuta la città a crescere. La via che tu hai individuato unisce la zona commerciale e la borgata di Villaggio Peruzzo e quella di San Leone. Allargare il budello di Poggio Muscello è prerogativa di sviluppo viario della città. La zona della. Babbaluciara-Maddalusa merita grande attenzione per creare una viabilità essenziale per il collegamento con San Leone. Se qualcuno ritiene non praticabile attenzionare la zona in quanto sottoposta ai vincoli archeologici, bisogna rispondere che il D. M. Gui-Mancini prevede la realizzazione di condotte idriche, fognarie, elettriche e della viabilità. Al Comune comporta l’obbligo di controllare la zona contro qualsiasi abuso edilizio”.

Ancora un altro aspetto della viabilità urbana facilitata potrebbe essere l’apertura di una strada pedonale che unisca la piazzetta di via Gioeni con la via Imera. Attualmente questa opportunità è affidata a una scalinata che però è privata. 

“La realizzazione di un viottolo tra la via Gioeni e la Via Imera consentirà di collegare due importanti quartieri ed eviterà al cittadino pedone di compiere centinaia e centinaia di metri per raggiungere le due importanti arterie cittadine. Anche qui occorre avviare la procedura espropriativa. Dall’alto si nota una scalinata creata dai proprietari per immettersi nelle loro abitazioni. Ciò che vale è creare una stradina pedonale che dalla farmacia Romano arrivi alla piccola scalinata della via Imera (panificio Castronovo)”.

Ritorniamo ancora sul colle di san Gerlando dove dovrebbe essere fattibile l’abbattimento della struttura inutilizzata dell’ex Museo diocesano. Un inutile sovrappeso sul colle. 

“Condivido la tua proposta. Si tratta di un enorme peso che preme sul Colle di San Gerlando. Una struttura realizzata nella parte nord della piazza don Minzoni che al momento, a quanto si dice, non è aperta al pubblico. Un edificio da eliminare per liberare la piazza e creare un posto dal quale sarà possibile godere di un paesaggio straordinario verso Raffadali e Monte Cammarata”.

In merito alle ultime bollette la risposta del Comune al contribuente è solo quella di alzare i prezzi?

“La gente si chiede: perché si deve pagare di più se Agrigento ha aumentato la percentuale relativa alla differenziata? Ancora una volta il Comune non dà risposte alla legittima domanda del contribuente. Per scoprire i tanti che non pagano la Tari e che probabilmente sfuggono ai tabulati del Comune occorre utilizzare lo stesso sistema per il canone Rai che si basa sul consumo elettrico. Pagare tutti e pagare di meno. Un semplice riscontro per mettere fine ai tanti furbi di palazzi e quartieri” 

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