Agrigento

Yoga e ricerca di equilibrio, i consigli del maestro Concilio(ft,vd)

Lo yoga è una pratica spirituale sviluppata in India. Lo yoga come strumento di ricerca dell’equilibrio per l’individuo e la collettività. Quando si comincia a praticare una disciplina corporea, ma che supera il corpo e lo comprende, come lo yoga, si comincerà a raffinare il rapporto con il proprio corpo. Si comincerà, cioè, a sentirne […]

Pubblicato 5 anni fa

Lo yoga è una pratica spirituale sviluppata in India. Lo yoga come strumento di ricerca dell’equilibrio per l’individuo e la collettività. Quando si comincia a praticare una disciplina corporea, ma che supera il corpo e lo comprende, come lo yoga, si comincerà a raffinare il rapporto con il proprio corpo. Si comincerà, cioè, a sentirne e comprenderne meglio la voce, i bisogni, i limiti, si avrà maggiore consapevolezza di ciò che gli fa bene e ciò che gli fa male, e si imparerà anche che questo può variare nel tempo a seconda delle stagioni, della fase della giornata, del periodo di vita, dello stato emotivo e psichico.

Ad Agrigento in molti lo hanno iniziato a praticamente e a conoscere grazie al maestro Angelo Concilio, che durante la stagione estiva ha pensato di organizzare le sue lezioni in riva al mare, al tramonto, con la frescura della sera e il rumore delle onde del mare, per permettere a quanti si vogliono avvicinare allo yoga di percepire la profonda interconnessione con il corpo e con la natura che ci circonda.

Abbiamo partecipato ad una lezione di yoga in riva al mare e ci siamo fatti raccontare da Angelo qualche curiosità su questa pratica meditativa.

Come è entrato nella tua vita lo yoga, e cosa ti ha spinto a diventare insegnate di questa pratica? Lo yoga è entrato nella mia vita ormai 12 anni fà, ero un ragazzo molto disorientato su chi fossi e cosa stessi facendo, ho iniziato dalla libreria di mio padre e dopo qualche mese mi sono iscritto in una palestra. Praticare mi ha subito dato dei risultati sia dal punto di vista fisico che psicologico e da allora la mia vita ha preso un’altra piega. Dopo 10 anni di pratica e di vita ho deciso di mettere a disposizione le mie conoscenze agli altri spinto da un’enorme gratitudine nei confronti degli insegnamenti che ho ricevuto e dal bisogno che percepivo sul territorio nella gente che mi circondava. E’ una disciplina  ancora poco conosciuta anche se molte persone si stanno interessando.

Lo yoga ci porta a prendere coscienza del nostro corpo, ci porta a ritrovare noi stessi, su che basi costruisci le tue lezioni? E quali sono le “asana” che più utilizzi ? Le basi su cui costruisco le mie lezioni sono le stesse della disciplina. Lo yoga ci presenta dei principi etici su cui basare la nostra vita che si chiamano “Yama” e “Niyama”. In tutte le pratiche di yoga, a prescindere dallo “stile” di lezione in cui ci troviamo, sono una ricerca dell’aspetto applicato di questi principi. Non-violenza, verità, purezza, non attaccamento/repulsione, austerità, studio di sè, ecc…non sono solo parole ma modi di fare che ricerchiamo costantemente nell’esercizio. Non credo di avere delle posizioni “preferite” soprattutto perchè cerco di adattare la pratica alle persone con cui mi trovo, mi piace molto lavorare in posizioni distese a terra, le ritengo più sicure per garantire l’allineamento della colonna.

Cambiamento e trasformazione nello yoga, quale è la tua opinione su questa mutazione? Lo yoga è un compagno di vita, o almeno dovrebbe diventarlo, e la vita è un continuo cambiamento, la disciplina accompagna questo cambiamento e cerca di renderlo più equilibrato. Le persone più crescono più si trovano imbottigliate nelle loro abitudini e lo yoga permette di uscire dalle abitudini e riscoprire il potenziale nascosto aldilà di esse. Praticando yoga si riacquistano strumenti, ormai persi, che ci permettono di ascoltare e conoscere più in profondità noi stessi e contemporaneamente ci forniamo degli strumenti necessari ad esprimere meglio ciò che sentiamo e impariamo su di noi.

-Che rapporto c’è, secondo la tua visione, tra lo yoga e la salute. Possiamo parlare di yoga come farmaco? Considerando che non si può intendere la condizione di salute come assenza di sintomi patologici ma va intesa come una condizione di equilibrio tra il soggetto e l’ambiente che lo circonda direi che il rapporto tra yoga e salute è un rapporto diretto e praticamente imprescindibile. Se ci si vuole mantenere in salute allora lo yoga è uno dei migliori strumenti in grado di farlo. Il suo valore terapeutico però è  diverso da quello di un farmaco. Molti farmaci e terapie si concentrano sulla rimozione dei sintomi, alcuni invece raggiungono le cause della patologia; lo yoga fa sia l’uno che l’altro perchè da un lato agisce sulle funzioni compromesse stimolandole e risvegliandole dall’altro agisce sulla totalità dell’individuo generando la “trasformazione” di cui parlavamo prima. Per cui sono portato a considerare lo yoga non come una terapia classica ma come una messa in discussione di se stessi che porta a confrontarsi con i propri limiti siano essi patologici o meno.

Quali i tuoi progetti in itinere? Il mio progetto è rendere disponibile lo yoga a chiunque voglia praticarlo qui ad Agrigento. Finalmente sto aprendo una sala tutta mia dove potrò svolgere i miei corsi tutti i giorni in diversi orari: ci saranno corsi differenziati su più livelli, dallo yoga più dinamico a quello per la terza età, in modo che chiunque sia interessato all’argomento possa trovare uno spazio per praticare. I locali si trovano in via Dante 233 e saranno aperti al pubblico nei prossimi giorni. Potete trovare tutte le info sulla pagina Facebook “Yoga Agrigento” oppure sul sito internet https://yogadd.wordpress.com

Le immagini della lezione al tramonto

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