Akragas, quel lungo abbraccio che ha commosso tutti

Un bellissimo articolo di Federica Barbadoro pubblicato oggi dal Giornale di Sicilia.  Un articolo che merita la riproposizione insieme ad una foto bellissima che ritrae Pino Rigoli e il suo tifoso più acceso, “il signor Ciulla”.

Grandangolo lo propone ai suoi lettori, rigraziando il signor Ciulla, Pino Rigoli e la brava Federica.

“Una passione infinita, gli occhi lucidi, un abbraccio che sembra eterno.

Attorno tanti sorrisi d’affetto e qualcuno che si gira dall’altra parte per non far vedere quell’emozione che ha tradito anche lui.

Ci sono storie che riconciliano col calcio.

Ci sono storie che scaldano il cuore e fanno comprendere perchè quella passione non può essere ridotta a 22 giocatori che rincorrono un pallone.

Emozioni. gioie, rimpianti, ore passate dietro a una radiolina e a un risultato che può farti cambiare l’umore per un’intera settimana. Ci sono storie come quella di Giuseppe Ciulla, per tutti i tifosi dell’Akragas: “Il signor Ciulla”.

Tifoso dell’Akragas da più di sessant’anni e pazzo di Pino Rigoli: l’anziano artigiano agrigentino è innamorato da sempre dei colori biancazzurri.

Il signor Ciulla ha aspettato che il suo mister si presentasse alla stampa. E’ stato dietro la porta per più  di un’ora, lui quell’abbraccio proprio voleva donarglielo. Lo stadio «Esseneto» come una seconda casa e l’appuntamento con il suo mister che aspettava da un po’. Pino Rigoli ed il suo tifoso speciale, l’incontro dopo circa un anno e sette mesi.

Il signor Ciulla conosce tutto dell’Akragas, non dimentica gli anni d’oro e le sconfitte amare, ma quel tecnico dei record è proprio dentro il suo cuore. L’addio mai digerito ed il ritorno sempre sperato.

«Mi sei mancato»: sono state queste le parole del signor Ciulla, con gli occhi lucidi, alla vista di Pino Rigoli. Un abbraccio lungo circa trenta secondi ma che è rimbalzato subito sul web.

La commozione del tifoso e l’abbraccio del tecnico, dietro lo scatto dell’ufficio stampa dell’Akragas. Un istante che ha fatto subito il giro della rete, conquistando giornali e trasmissioni locali.

Il signor Ciulla ha commosso tutti. La sua foto in poco meno di dodici ore è diventata virale.

Tante, tantissime condivisioni sui social e tutti a complimentarsi con quell’artigiano di polistirolo che ama tanto il gigante. Le sue sculture parlano di un amore smisurato verso la sua Akragas, non una big del massimo campionato, ma la squadra della sua città.

Giuseppe Ciulla non si perde una partita del Gigante, troppo forte la passione per mollare la sua squadra del cuore.

Il suo cappello e la camminata che porta dritto allo stadio «Esseneto», il tifoso doc, siede sempre

nello stesso posto: tribuna coperta e occhi al campo.

Non si perde nulla, il «Gigante» lo ama da quando aveva nove anni.

La sua prima volta allo stadio e i gol del suo idolo Catalano, ma anche gli scherni di Scoglio e altro ancora. Lui ama l’Akragas e l’Akragas ama il suo miglior tifoso.

Giuseppe Ciulla ha già omaggiato il club di Agrigento con le sue sculture, in occasione di Akragas-Savoia ne regalò un po’ a quei giocatori che avevano dato l’anima pur di battere la squadra di Vincenzo Feola. Anche in quel caso, Giuseppe Ciulla sostenne il Gigante per tutti i novanta minuti. Una passione smisurata che oggi conoscono tutti, le pagine dei quotidiani nazionali hanno apprezzato quello scatto che è diventato ormai famoso.

Pino Rigoli e Giuseppe Ciulla, storie di un calcio che piace, fatto di passione e gesti spontanei”.