Si continua ad indagare senza sosta sull’omicidio del pensionato Michelangelo Marchese, 89enne di Palma di Montechiaro, trovato morto all’interno del suo appartamento in via Pietro Attardo con mani e piedi legati. Una prima ispezione del medico legale non ha sciolto le riserve sulle cause della morte escludendo però il decesso naturale. Il pensionato è stato ucciso, bisognerà capire come. A stabilirlo sarà l’autopsia che il sostituto procuratore della Repubblica Chiara Bisso ha disposto per le prossime ore.
Intanto i carabinieri della Compagnia di Licata, insieme ai colleghi del reparto operativo di Agrigento, stanno ricostruendo gli ultimi istanti di vita di Michelangelo Marchese: non si avevano sue notizie da alcuni giorni così sono intervenuti i Vigili del Fuoco appositamente giunti da Licata. Quando hanno aperto la porta d’ingresso il cadavere di Marchese era insanguinato e presentava mani e piedi legati.
La prima ipotesi è quella di una rapina finita male: qualcuno sapeva che all’interno dell’abitazione l’89enne potesse custodire denaro contante e qualche risparmio. In tal senso gli investigatori hanno sentito una badante di origine Rumena che, di solito, accudiva l’anziano nonostante i ripetuti inviti dei figli di quest’ultimo di trasferirsi in una delle loro case.