Agrigento

“Certificato medico per non testimoniare?”, nei guai donna e medico

La vicenda si inquadra nel processo (rito ordinario) scaturito dall'inchiesta antimafia Kerkent

Pubblicato 2 anni fa

Presenta un certificato medico che attesta la sua positività al covid ma al controllo fiscale disposto dai giudici ed eseguito dai carabinieri non è in casa. Adesso la donna, ex compagna e testimone chiave di un segmento investigativo nell’ambito del processo Kerkent, rischia di finire sotto inchiesta.

Così come il medico che ha materialmente redatto il certificato. I giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, hanno disposto infatti la trasmissione degli atti in Procura ai fini della valutazione di ipotesi di reato.

La vicenda si inquadra nel processo (rito ordinario) scaturito dall’inchiesta antimafia Kerkent che ha fatto luce sulla scalata al vertice della famiglia mafiosa di Agrigento del boss Antonio Massimino. La donna è una delle testimoni che in sede di indagine ha accusato quest’ultimo di una presunta violenza sessuale (accuse dalle quali Massimino è stato assolto in primo grado) salvo poi “ritrattare” la versione in aula.

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