L’inchiesta su tangenti e appalti, revocati gli incarichi ad Alesci
Revocati gli incarichi al dirigente Alesci, arrestato (e scarcerato il giorno seguente) nell’inchiesta su appalti e tangenti
Il Comune di Licata ha disposto con effetto immediato la revoca di attribuzione delle funzioni dirigenziali all’arch. Sebastiano Alesci, il super dirigente arrestato negli scorsi giorni dalla Squadra mobile di Agrigento nell’ambito di un’inchiesta su tangenti e appalti pubblici pilotati. La determina con la quale vengono revocati gli incarichi all’architetto è stata firmata lo scorso 16 maggio dal responsabile del procedimento, Caterina Morrica.
Alesci, che nel corso degli anni ha ricoperto importanti ruoli dirigenziali in diversi comuni della provincia, è indagato per associazione a delinquere, corruzione e turbata libertà degli incanti. Il suo arrestato in flagranza è scattato in seguito al ritrovamento di quasi 20 mila euro in contanti nella sua abitazione. Per gli inquirenti la somma sarebbe parte delle tangenti intascate.
Alesci, inizialmente finito ai domiciliari, è stato scarcerato il giorno seguente. La procura di Gela, competente in quanto l’arresto è stato eseguito in territorio di Butera, non ha ritenuto sussistenti gli elementi per far scattare la flagranza di reato e per questo non ha chiesto la convalida e ha restituito gli atti alla procura di Agrigento.