Mafia: “Salus iniqua”, confiscati 15 mln a ex deputato Sicilia, Pino Giammarinaro

Il Tribunale di Trapani ha disposto la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 5 anni e la confisca di beni per 15 milioni di euro a carico dell’ex parlamentare regionale Giuseppe Giammarinaro, 71 anni, nato a Salemi, già destinatario di una misura di prevenzione perchè indiziato di mafia.
Il provvedimento del Tribunale arriva dopo le indagini della Divisione anticrimine della questura di Trapani e dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza secondo cui “il complesso quadro di rapporti di natura politico-affaristica in cui Giammarinaro si è mosso a partire dai primi anni del 2000 e di cui ha beneficiato godendo di sostegno politico in modo da porre agevolmente in essere le condotte finalizzate al controllo occulto di attività economiche di questa provincia attive nel settore della sanità, beneficiarie peraltro di finanziamenti pubblici regionali, e al condizionamento di importanti settori della vita politica con particolare riferimento al Comune di Salemi”. Il provvedimento si inquadra nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Salus iniqua”. Nell’inchiesta era stato ricostruito il quadro “di rapporti di natura politico-affaristica in cui Giammarinaro si è mosso a partire dai primi anni del 2000”.
In tale contesto le acquisizioni investigative hanno permesso di individuare vari prestanome i quali, formalmente soci e amministratori di società nel campo delle attività assistenziali e parasanitarie della provincia di Trapani, di fatto, “hanno consentito l’occulta gestione di Giammarinaro”, all’epoca sottoposto al regime della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. In particolare sono state individuate diverse società tra le quali la “Cem.” e la “Salus srl”e varie proprietà immobiliari per le quali Giammarinaro è stato ritenuto responsabile di avere, “allo scopo di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali”, attribuito fittiziamente la titolarità a prestanome.
Sono stati confiscati beni società e conti correnti riconducibili all’ex parlamentare che si serviva anche di prestanomi. In particolare sono state individuate diverse società tra le quali la “C.e.m.” e la “Salus s.r.l.”e varie proprietà immobiliari che Giammarinaro avrebbe intestato a persona di sua fiducia per evitare le misure di prevenzione.

Loading…