Cronaca

“Operazione Push away”, smantellata piazza di spaccio: 18 arresti

Vasta operazione antidroga della polizia al quartiere del Borgo Vecchio a Palermo. Decine di arresti con l’operazione denominata “Push Away”. Le accusse sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonche’ di produzione, traffico e detenzione di stupefacenti. Le indagini, condotte dalla Polizia e coordinate dalla Procura della Repubblica -Direzione Distrettuale Antimafia, si […]

Pubblicato 5 anni fa

Vasta operazione antidroga della polizia al quartiere del Borgo Vecchio a Palermo. Decine di arresti con l’operazione denominata “Push Away”. Le accusse sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonche’ di produzione, traffico e detenzione di stupefacenti.

Le indagini, condotte dalla Polizia e coordinate dalla Procura della Repubblica -Direzione Distrettuale Antimafia, si sono sviluppate attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici e di tecniche di investigazioni tradizionali. Centinaia gli episodi di cessioni di Hashish e Marijuana documantati dal 2017, in alcune zone del quartiere Borgo Vecchio, dove era possibile reperire stupefacente su strada. Le indagini hanno consentito di far luce su un’associazione a delinquere di spacciatori, composta da tre livelli e tra loro comunicanti che operavano sotto l’egida della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio.

E’ emersa esistenza di un forte vincolo associativo testimoniato dall’esistenza di una cassa comune, dalla rigorosa ripartizione di ruoli in seno all’organizzazione, dall’uso di un linguaggio criptico con cui chiamare la droga e dall’esistenza di “regole” ed indicazioni con la codifica addirittura di vere e proprie sanzioni per chi “sgarrasse”. Nel corso delle indagini e’ emerso il ruolo di rilievo assunto dalle mogli, “ragionierie” dell’associazione, deputate alla “logistica” e, all’occorrenza, capaci di “bonificare” velocemente l’ambiente domestico quando c’era il timore di un controllo della Polizia. La banda non si faceva scrupolo di utilizzare anche minorenni, per trasportare la droga.

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