Cultura

Premio Vigata Andrea Camilleri questa sera la commedia “L’eredità du zio Canonico”

Sul palco in piazza Kennedy la compagnia “Tessere di coccio”

Pubblicato 8 mesi fa

Sesta serata oggi dalle 21,30 in piazza Kennedy a Porto Empedocle, per la rassegna teatrale “Premio Vigata Andrea Camilleri”.  Organizzata dall’associazione Terra di  Vigata, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, della Regione Siciliana e dell’Enel, vedrà salire sul palco per la propria esibizione la compagnia “Tessere di coccio”, con la commedia in tre atti intitolata “L’eredità du zio Canonico”. Uno spettacolo tramandato nel tempo, immutato e sempre nuovo, vera perla da offrire, una commedia degli equivoci con una vena grottesca, insolita che assume in certi momenti toni farseschi. Avarizia, avidità, servilismo si evidenziano i motivi negativi del genere umano… Il finale è ricco di sorprese…

“Ti lascio… Ti lascio…” con questa frase don Antonio, si tormentava ogni ora del giorno e della nottata. Morto il vecchio zio Canonico, lascia una cospicua eredità, unici eredi i cugini Favazza, Antonio, Maddalena e Mario, Antonio è convinto di essere l’unico erede e con questa convinzione si mette in attrito con la cugina Maddalena, anch’essa convinta che il testamento possa essere stato, per chissà quale arcano mistero, a favore del cugino Antonio. Con la lettura del testamento si scopre che si, don Antonio è stato nominato esecutore testamentario, ma tutta la sostanziosa eredità egli dovrà distribuirla e così, il palazzo. terreni e soldi, in definitiva ad Antonio restano solo occhi per piangere. Maledizioni, il quadro dello zio riposto in un buio ripostiglio e quando la povertà sembra l’unica strada possibile, ecco che arriva il Vicario Chiarenza, il testimone che non aveva potuto presenziare durante la lettura del testamento, che porta una busta contenente due libretti bancari, tutto sembra volgere al meglio e la ricchezza a portata di mano, ma… La sfortuna si accanisce ancora con don Antonio…

“Ci sarà di divertirsi e riflettere sulle fragilità umane”, sottolinea il direttore artistico della rassegna teatrale Giovanni Volpe,con accanto il direttore organizzativo Mario Silvano. Disponibili come sempre le consuete 198 sedie autorizzate dalla Questura per motivi di sicurezza pubblica, ma i posti in piedi non mancheranno di certo, essendo lo spettacolo totalmente gratuito.

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