Agrigento, niente sorveglianza speciale per Arnone: Tribunale rigetta richiesta

Niente misura di prevenzione per Giuseppe Arnone, la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno ad Agrigento.
Lo ha deciso il Tribunale di Agrigento – sezione misura di prevenzione – (presidente Luisa Turco, a latere Rosanna Croce e Vincenzo Ricotta) sciogliendo la riserva dopo l’udienza dello scorso 15 febbraio.
Per il Tribunale, la proposta di misura di prevenzione a carico di Arnone presentata dal Questore di Agrigento non è meritevole di accoglimento in quanto le sole condanne definitive (cinque) per diffamazione e quella definitiva per calunnia non bastano per annoverarlo tra i delinquenti abituali.
E le altre “carte” prodotte dalla Questura mentre la causa era in decisione non sono state tenute in considerazione.
Il Tribunale non manca di censurare l’Arnone sotto alcuni profili (testualmente: “…pur evidenziando una serie essenzialmente omogenea di comportamenti del predetto, che per il contesto in cui vengono realizzati e le modalità, appaiono certamente censurabili sotto molteplici profili, prima di tutto quello deontologico per la qualifica rivestita dal proposto che si pone come intermediario tra le persone sottoposte a giustizia e l’autorità giudiziaria…”) ma non accoglie la richiesta.
Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni e se questura e procura valuteranno il procedimento meritevole di ricorso.


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