Altra condanna (1 anno e 4 mesi per calunnia) per Arnone e assoluzione per corruzione in atti giudiziari

La Corte d’appello di Palermo, sezione I penale,  (presidente Gabriella Di Marco, a latere Adriana Piras e Massimo Corleo) ha definito stamani due importanti processi che hanno visto come imputato l’ex consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Arnone che in primo grado aveva ottenuto due assoluzioni.

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L’esito finale della giornata giudiziaria palermitana di Arnone è stato questo: una sentenza confermata, l’altra ribaltata con pesante condanna a suo carico.

In quest’ultimo caso, il processo riguardava l’appello formulato dalla procura rispetto alla sentenza del Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, che a conclusione del giudizio celebrato con il rito abbreviato, aveva assolto Arnone, dal reato di calunnia, per il quale invece il Pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 2 anni di reclusione. Arnone aveva calunniato, attraverso una denuncia poi archiviata, gli esponenti politici del Pd, Epifanio Bellini, Domenico Pistone e altri,  alcuni dei quali si erano  costituiti Parte civile. La Corte d’appello, riformando la sentenza di primo grado, ha condannato Arnone ad un anno e quattro mesi (sconto di un terzo per la scelta del rito) riconoscendolo colpevole del reato di calunnia. E, si noti il particolare non di poco conto, non è stata disposta la sospensione condizionale della pena.  Ciò significa che l’eventuale e scontato ricorso in Cassazione se non dovesse essere accolto per Arnone saranno saranno davvero guai seri.

Il secondo processo riguardava l’assoluzione ottenuta da Arnone, insieme alla coimputata Maria Grazia Di Marco, dall’accusa di corruzione in atti giudiziari. Ad emettere sentenza nel febbraio del 2013 fu il Gup, Francesco Provenzano. In questo caso, la sentenza è stata confermata: assolti entrambi gli imputati nonostante la richiesta di condanna del Pg, Daniela Giglio pari a  3 anni e quattro mesi di reclusione per Arnone a un anno e dieci mesi. Per Maria Grazia Di Marco.

L’imputato Arnone, stasera, con un comunicato stampa ha esultato per l’esito dei processi. Era arrivato in udienza con due assoluzioni ed è uscito con una condanna ad un anno e quattro mesi di carcere.

Sentenze non definitiva che vanno ad aggiungersi a cinque condanne (queste si definitive) per diffamazione e ad altre condanne (con pene detentive) non definitive per calunnia (due anni e quattro mesi), diffamazione (un anno), lesioni (3 mesi) per un totale, sommando anche l’odierna condanna,  di 4 anni ed 11 mesi.

E a metà dicembre, cioè tra qualche giorno, ci sarà sentenza relativa ad un altro processo per calunnia nei confronti dei magistrati De Francisci, Corselli e Cameli.  La richiesta del Pm è piuttosto significativa: oltre due anni di carcere.

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