Agrigento

“Buona condotta e volontariato”, agrigentino “riabilitato” dopo condanna

Durante il periodo successivo all’applicazione della misura di prevenzione l’agrigentino ha dato prova di effettivo e completo ravvedimento

Pubblicato 2 anni fa

La quinta sezione penale della Corte di Appello di Palermo – Misure di Prevenzione – contestualmente a quanto disposto anche dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo – ha accolto i ricorsi dell’ avvocato Ylenia De Francesci “riabilitando” di fatto un agrigentino dopo aver scontato una condanna definitiva nel 2011 e aver espiato il periodo della misura di prevenzione personale.

L’uomo, riconosciuto all’epoca colpevole di illecita concorrenza con minaccia e tentata estorsione in concorso, ha scontato due anni di reclusione (pena sospesa) e tre anni di obbligo di soggiorno presso il comune di residenza. Durante il periodo successivo all’applicazione della misura di prevenzione l’agrigentino ha dato prova di effettivo e completo ravvedimento ponendo essere una lodevole condotta, astenendosi da compiere atti riprovevoli e dedicandosi anche ad attività di volontariato.

Per questo motivo la Corte di Appello prima, e il tribunale di Sorveglianza poi, hanno riabilitato il cittadino che potrà tornare adesso ad una vita normale.

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