Agrigento

Favara, dissociazione simulata dal compagno-pentito? Indagato l’avvocato Cusumano, sequestrata lettera

“La Procura della Repubblica di Agrigento e il personale della Squadra mobile hanno perquisito il mio studio per l’ipotesi di favoreggiamento. Non avendo nulla da temere mi sono attivato  tramite i legali per essere ascoltato mettendo a disposizione computer telefonino e versione dei fatti. Nel rinnovare fiducia alle istituzioni comunico senza imbarazzo la notizia. Avv. […]

Pubblicato 5 anni fa

“La
Procura della Repubblica di Agrigento e il personale della Squadra mobile hanno
perquisito il mio studio per l’ipotesi di favoreggiamento. Non avendo nulla da
temere mi sono attivato  tramite i legali
per essere ascoltato mettendo a disposizione computer telefonino e versione dei
fatti. Nel rinnovare fiducia alle istituzioni comunico senza imbarazzo la
notizia. Avv. Salvatore Cusumano”.

Pochissime dolorosissime righe, scritte di concerto con il suo legale di fiducia, avvocato Salvatore Pennica, ci fanno sapere che si aggroviglia ancor di più la vicenda del pentimento o collaborazionismo di Mario Rizzo, piccolo pregiudicato agrigentino che con le sue dichiarazioni ha già scoperchiato gravi vicende di malaffare e talune di mafia, facendo ritrovare armi, accusando il fratello della sua compagna di tentato omicidio e possesso di un mini – arsenale ed altro ancora.

Proprio
la compagna di Rizzo, Angela Russotto,
sorella di Gerlando finito in
carcere per tentato omicidio, si rivela principale protagonista della vicenda
odierna.

La
donna, convivente di Mario Rizzo con
il quale ha fatto un figlio, firmò poche ore dopo la diffusione della notizia
del pentimento del suo compagno una lettera di dissociazione prendendo
palesemente e perentoriamente le distanze e rendendo pubblica tale circostanza.

Adesso, a distanza di sette mesi da quei fatti, la Procura, segnatamente l’aggiunto Salvatore Vella e il sostituto Alessandra Russo hanno firmato un provvedimento di perquisizione e contestuale informazione di garanzia che formalmente indica l’avvocato Cusumanoindagato per favoreggiamento.

Tutto
verte attorno al documento di dissociazione sottoscritto dalla Russotto che, rispetto al passato,
afferma di aver firmato su insistente sollecitazione del suo legale.
Circostanza mai detta prima e adesso messa nero su bianco.

Inevitabile
l’azione della Procura che, dopo aver svolto una breve indagine e sentito
alcuni testimoni, ha proceduto a perquisire – con l’ausilio di personale della
Squadra mobile di Agrigento (presenti i rappresentanti del Consiglio
dell’ordine degli avvocati) – studio ed abitazione prelevando computer, telefonino
e fascicolo processuale, nel tentativo di trovare la lettera originale della
Russotto che l’avv. Cusumano riteneva di non possedere.

La
perquisizione ha consentito di ritrovare la lettera e sequestrarla.

Il
professionista recentemente è stato protagonista delle cronache nazionali per
essere il legale della famiglia di Gessica Lattuca, la ragazza scomparsa dall’
agosto scorso.

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