Giudiziaria

L’ex boss parla e svela mazzette al Comune di Palermo: indagati anche due agrigentini

La Procura di Palermo ha notificato l’avviso di conclusione indagini relative all’inchiesta “Giano Bifronte”, eseguita dalla Guardia di Finanza lo scorso febbraio grazie anche alle dichiarazioni del neo-collaboratore di giustizia Filippo Bisconti, ex imprenditore edile a capo della famiglia mafiosa di Belmonte Mezzagno. Dieci in tutto gli indagati accusati di corruzione per un atto contrario […]

Pubblicato 5 anni fa

La Procura di Palermo ha notificato l’avviso di conclusione indagini relative all’inchiesta “Giano Bifronte”, eseguita dalla Guardia di Finanza lo scorso febbraio grazie anche alle dichiarazioni del neo-collaboratore di giustizia Filippo Bisconti, ex imprenditore edile a capo della famiglia mafiosa di Belmonte Mezzagno.

Dieci in tutto gli indagati accusati di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione e falso ideologico in atto pubblico. Tra loro politici, imprenditori, professionisti come i consiglieri comunali di Palermo Sandro Terrani, 51 anni, e Giovanni Lo Cascio, 50 anni, già presidente della 2^ commissione urbanistica; i funzionari comunali Mario Li Castri, 54 anni, di Palermo, già dirigente dell’Area Tecnica della Riqualificazione Urbana e delle Infrastrutture; Giuseppe Monteleone, 59 anni, di Palermo, già dirigente dello Sportello Unico Attività Produttive; il professionista Fabio Seminerio, 57 anni di Palermo, architetto;  gli imprenditori agrigentini Giovanni Lupo, 86 anni  di San Giovanni Gemini  e Francesco La Corte, 47 anni,(cl. 73), originario di Ribera, rispettivamente amministratore di fatto e di diritto della Biocasa s.r.l. (con sede in Palermo) operante nel settore edilizio. All’architetto Agostino Minnuto, 60 anni.

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