L’inchiesta sull’Azienda siciliana trasporti: ex direttore ed ex presidente a giudizio
L'inchiesta sugli appalti pilotati dell'Ast, l'azienda siciliana trasporti
Giudizio immediato per tre imputati, su loro scelta. Udienza preliminare ordinaria per gli altri. L’inchiesta sugli appalti pilotati dell’Ast, l’azienda siciliana trasporti, di proprieta’ della Regione, si sdoppia: da una parte l’ex direttore generale Ugo Fiduccia, Gaetano Tafuri, l’ex presidente, con Teresa Salamone, componente l’ufficio legale e affari generali dell’azienda, hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato, cioe’ hanno scelto di andare a processo senza passare davanti al Gup del tribunale di Palermo Maria Cristina Sala.
Dall’altra parte ci sono i rimanenti dieci imputati, la cui udienza oggi e’ stata rinviata al 24 ottobre per un difetto di notifica. Si tratta di Felice Maria Genovese, revisore contabile; Giuseppe Carollo, anche lui dell’ufficio legale e affari generali di Ast; i componenti della commissione della gara per l’incarico di revisore, Giovanni Amico, Giovanna Monteleone e Beatrice Manno. Poi Alessio Porzi, amministratore di fatto della societa’ Porzimark srls di Cannara (Perugia); Alberto Carrotta, amministratore di fatto della societa’ Officine del turismo srl (poi Alc 14 srl) di Palermo; Massimo Albanese, referente della Officine del turismo; Orsola e Salvatore Porretto della Holding Turimo srl.
Per Fiduccia e gli altri due il processo sara’ celebrato davanti alla terza sezione del Tribunale di Palermo, a partire dal 2 gennaio. Le ipotesi di reato sono, nel complesso, di turbata liberta’ degli incanti, turbata liberta’ del procedimento di scelta del contraente, falsita’ ideologica in atto pubblico, frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata ai danni dello Stato. L’inchiesta e’ coordinata dal pool coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Demontis col pm Andrea Fusco: i vertici dell’Ast avrebbero agito in forma privatistica, violando le norme di trasparenza pubblica e condizionando diverse procedure di appalto.