“Tesoro nascosto” dalla Sicilia a Malta: scoperta frode 7,7 milioni di euro
Si tratta di operazioni illecite strutturate nell'arco di quasi un decennio
Evasione fiscale internazionale. Scoperto un tesoretto nascosto in un “sham trust” maltese: sequestrati beni del valore di oltre 7,7 milioni di euro. I finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno eseguito i provvedimenti di perquisizione e sequestro emessi, rispettivamente, dalla procura e dal Tribunale di Messina, relativamente ad una maxi frode fiscale.
Colpiti conti correnti, rapporti bancari, quote societarie, nonche’ beni immobili, tra cui quelli in dotazione ad un trust di diritto maltese. Gli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Messina hanno svelato un meccanismo realizzato da un imprenditore messinese 53enne, tramite una societa’ con sede in Messina, attiva nel settore delle pulizie di edifici, avvalendosi di un prestanome 66enne. Il sistema era finalizzato a evadere le imposte sul reddito e sul valore aggiunto. I due e la societa’ rispondono di omessa e infedele dichiarazione dei redditi, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, nonche’ di falso in bilancio, autoriciclaggio.
Si tratta di operazioni illecite strutturate nell’arco di quasi un decennio che, per la loro realizzazione, hanno coinvolto anche diverse altre societa’, tutte riconducibili al medesimo gruppo imprenditoriale, operanti nei piu’ svariati settori commerciali (edile, delle pulizie, dei trasporti e della grande distribuzione), con lo scopo di ottenere illeciti guadagni derivanti dalla mancata dichiarazione e pagamento delle imposte. Piu’ in particolare, il meccanismo di frode e’ stato realizzato attraverso il fittizio spostamento della sede della societa’ investigata a Milano, di fatto invece domiciliata a Messina, nonche’ attraverso complesse attivita’ contabile.
Nel dettaglio, la societa’, dopo aver maturato un elevato debito tributario nei confronti dello Stato, derivante dalla sistematica evasione fiscale realizzata negli anni, e’ stata meticolosamente svuotata delle proprie consistenze finanziarie ed economiche, attraverso piu’ azioni giustificate come operazioni infragruppo o cessioni di rami aziendali a favore di una new company, per impedire il recupero delle somme evase. Un vorticoso giro di trasferimenti finanziari tra societa’ del gruppo imprenditoriale. Con lo scopo di blindare il tesoretto sottratto alla tassazione fiscale accumulato nel corso degli anni, era stato costituito un trust di diritto maltese. Si e’ proceduto cosi’ al sequestro di beni fino 7,7 milioni di euro: interessati conti correnti e rapporti bancari, la maggioranza delle quote della societa’ proprietaria di un noto centro commerciale del capoluogo peloritano e decine di prestigiosi immobili di una societa’ di costruzione locale, il tutto conferito come dotazione nel trust di diritto maltese.Si tratta di operazioni illecite strutturate nell’arco di quasi un decennio che, per la loro realizzazione, hanno coinvolto anche diverse altre societa’, tutte riconducibili al medesimo gruppo imprenditoriale, operanti nei piu’ svariati settori commerciali (edile, delle pulizie, dei trasporti e della grande distribuzione), con lo scopo di ottenere illeciti guadagni derivanti dalla mancata dichiarazione e pagamento delle imposte.
Piu’ in particolare, il meccanismo di frode e’ stato realizzato attraverso il fittizio spostamento della sede della societa’ investigata a Milano, di fatto invece domiciliata a Messina, nonche’ attraverso complesse attivita’ contabile. Nel dettaglio, la societa’, dopo aver maturato un elevato debito tributario nei confronti dello Stato, derivante dalla sistematica evasione fiscale realizzata negli anni, e’ stata meticolosamente svuotata delle proprie consistenze finanziarie ed economiche, attraverso piu’ azioni giustificate come operazioni infragruppo o cessioni di rami aziendali a favore di una new company, per impedire il recupero delle somme evase. Un vorticoso giro di trasferimenti finanziari tra societa’ del gruppo imprenditoriale. Con lo scopo di blindare il tesoretto sottratto alla tassazione fiscale accumulato nel corso degli anni, era stato costituito un trust di diritto maltese. Si e’ proceduto cosi’ al sequestro di beni fino 7,7 milioni di euro: interessati conti correnti e rapporti bancari, la maggioranza delle quote della societa’ proprietaria di un noto centro commerciale del capoluogo peloritano e decine di prestigiosi immobili di una societa’ di costruzione locale, il tutto conferito come dotazione nel trust di diritto maltese.