Blitz contro fiancheggiatori Messina Denaro: 19 indagati (ft e vd)

Una serie di perquisizioni sono in corso dalle prime luci dell’alba di oggi a Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna, e Campobello di Mazara, nel Trapanese, finalizzate a colpire la rete di fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro e a raccogliere ulteriori elementi utili alla sua cattura.

Una serie di perquisizioni sono in corso dalle prime luci dell’alba di oggi a Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna, e Campobello di Mazara, nel Trapanese, finalizzate a colpire la rete di fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro e a raccogliere ulteriori elementi utili alla sua cattura.

Sono 19 gli indagati dell’operazione condotta dalla polizia e coordinata dalla Direzione distrettuale Antimafia di Palermo. Questi i nomi: Adriana D’Incerto, 39 anni; Leonarda Furnari, detta Nella, 35 anni Giovanni Agate 52 anni; Errico Risalvato, 67 anni;  Vincenzo Indelicato, 50 anni; Antonino Amaro, 44 anni; Katia Lombardo, 40 anni; Mario Mangiaracina, 39 anni; Pietro Messina, 64 anni; Raffaele Arimondi, 59 anni, Antonino Piazza, 57 anni;  tutti di Castelvetrano;  Giovanni Asaro, 63 anni; Luca Burzotta, 57 anni; Vito Gaiazzo, 64 anni tutti di Mazara del Vallo, Antonio Cognata, 68 anni; Andrea Moceri, 61 anni entrambi di Campobello di Mazara, 68 anni; Leonardo Giglio, di Vita, 54 anni; Antonino Ingoglia, di Trapani, 57 anni Onofrio Napoli, di Partanna, 60 anni.

Sono impegnati nell’operazione 130 uomini del Servizio centrale operativo di Roma e delle squadre mobili di Palermo e Trapani.

Si tratta di soggetti che, nel corso degli anni, sono stati arrestati per associazione mafiosa o che hanno avuto collegamenti e frequentazioni con appartenenti a “Cosa nostra”. Fra loro vi sono anche alcune persone che, storicamente, sono state in stretti rapporti con il latitante Matteo Messina Denaro. Ora, la Direzione distrettuale antimafia di Palermo, su segnalazione della Polizia di Stato, li ha sottoposti a una nuova indagine perché sospettati di agevolare la latitanza del capomafia della provincia di Trapani.

130 uomini del Servizio centrale operativo di Roma, delle Squadre Mobili di Palermo e di Trapani e del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo, con il supporto di un elicottero del Reparto Volo di Palermo, hanno perquisito edifici e abitazioni di persone legate al boss latitante. Sono state impegnate anche diverse unità cinofile anti-esplosivo e antidroga.

Gli investigatori della Polizia hanno utilizzato anche attrezzature speciali per verificare l’esistenza di cavità o nascondigli all’interno degli edifici.

Caccia al latitante Matteo Messina Denaro: 19 indagati,  le perquisizioni

Nel mese di gennaio e di giugno dell’anno scorso, complessivamente altri trentacinque mafiosi erano stati iscritti nel registro degli indagati dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo quali fiancheggiatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro ed erano stati sottoposti a perquisizione dagli investigatori della Polizia di Stato.

Commenta il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Maxi operazione contro i fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro: impegnati più di 130 donne e uomini del Servizio centrale operativo di Roma e delle Squadre mobili di Palermo e Trapani coordinati dalla Dda di Palermo. Grazie a inquirenti e Forze dell’Ordine: oggi presiederò altri due comitati nazionali per l’ordine e la sicurezza con un focus su Campania e Sicilia, dopo quelli di ieri dedicati a Puglia e Calabria. Nessuno spazio per i criminali!”.