Canicattì

Depistaggio via D’Amelio, Fava e Patronaggio: “Luce su omissioni e reticenze”

Si è svolta questo pomeriggio, presso il centro culturale San Domenico di Canicattì, la relazione conclusiva della Commissione regionale Antimafia sul depistaggio dopo la morte del giudice Paolo Borsellino. Ottanta pagine di testimonianze, documenti, ricostruzioni di fatti che contribuiscono a illuminare la verità nascosta di “uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana”. Pezzi […]

Pubblicato 5 anni fa

Si è svolta questo pomeriggio, presso il centro culturale San Domenico di Canicattì, la relazione conclusiva della Commissione regionale Antimafia sul depistaggio dopo la morte del giudice Paolo Borsellino. Ottanta pagine di testimonianze, documenti, ricostruzioni di fatti che contribuiscono a illuminare la verità nascosta di “uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana”.

Pezzi di un unico, intricatissimo mosaico che la commissione presieduta da Claudio Fava ha individuato, raccolto e disposto in successione, cercando di delineare i tratti del disegno originale. Un disegno criminoso messo in atto da Cosa Nostra e altri centri di potere che alla mafia si affiancarono per organizzare la strage e il successivo depistaggio. All’incontro, moderato dal giornalista Cesare Sciabarrà, oltre al presidente della Commissione Regionale Antimafia Claudio Fava era presente anche il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio. 

“Lo spirito di questa relazione risiede nella necessità di richiamare un principio di responsabilità – ha dichiarato Fava – quindi si è cercato di avviare un’indagine che accettasse il profilo delle responsabilità istituzionali e politiche a prescindere dall’esito dei processi. Un lavoro d’inchiesta – ha continuato il presidente della Commissione Antimafia Sicilia – cui non ha inteso sovrapporsi, cercando di mettere a fuoco il perimetro delle responsabilità politiche, giudiziarie, istituzionali che hanno determinato o coperto il depistaggio di cui parla la sentenza.”

“In questi anni abbiamo ascoltato tanti personaggi, utilizzato tutti gli atti giudiziari ostensibili, verbali del processo di Caltanissetta. La commissione ha inteso focalizzare le forzature e le omissioni investigative che hanno caratterizzato le indagini sulla strage di Via D’Amelio”.

Tra i saluti quelli del sindaco di Canicattì, Ettore Di Venutra, e del parlamentare regionale Carmelo Pullara. 

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