Mafia

Mafia, favorì boss Leo Sutera: ai domiciliari fioraia del paese

Dopo quasi un anno e mezzo di carcere il giudice per l’udienza preliminare, accogliendo l’istanza avanzata dalla difesa, ha disposto l’applicazione della detenzione domiciliare con obbligo di braccialetto nei confronti di Maria Salvato, fioraia di Sambuca di Sicilia, condannata in primo grado a tre anni di reclusione per favoreggiamento aggravato nei confronti del boss Leo […]

Pubblicato 4 anni fa

Dopo quasi un anno e mezzo di carcere il giudice per l’udienza preliminare, accogliendo l’istanza avanzata dalla difesa, ha disposto l’applicazione della detenzione domiciliare con obbligo di braccialetto nei confronti di Maria Salvato, fioraia di Sambuca di Sicilia, condannata in primo grado a tre anni di reclusione per favoreggiamento aggravato nei confronti del boss Leo Sutera, alias “U prufissuri”, considerato per anni a capo di Cosa Nostra provinciale.

Maria Salvato fu fermata dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento su provvedimento della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo insieme ad altri due fiancheggiatori oltre che lo stesso boss Leo Sutera: si tratta di Vito Vaccaro, 57 anni, considerato l’autista di Sutera e l’imprenditore Giuseppe Tabone. Tutti sono stati condannati a tre anni di reclusione.

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