Giovane tunisino picchiato a sangue, il consolato cerca i parenti
Il giovane è sempre ricoverato nel reparto di rianimazione, attaccato a un ventilatore, in coma profondo.
Ha vent’anni il giovane tunisino ricoverato in condizioni disperate al Policlinico di Palermo dopo il feroce pestaggio di giovedì pomeriggio in via Maqueda. Dopo tre giorni, ieri il giovane è stato identificato ed è un ragazzo sbarcato a Lampedusa, se da minore non accompagnato o da maggiorenne ancora non è chiaro. Di certo è arrivato in Sicilia e a Palermo da solo. Gli inquirenti hanno attivato il consolato tunisino per contattare i familiari che sarebbero ancora in Tunisia. Il ragazzo al momento del pestaggio era senza documenti. Le sue condizioni cliniche non sono cambiate: il giovane è sempre ricoverato nel reparto di rianimazione, attaccato a un ventilatore, in coma profondo. Le lesioni cerebrali sono molto estese. Oggi verrà sottoposto a un nuovo percorso di valutazione dell’attività cerebrale. I medici non hanno ancora dichiarato la morte cerebrale, anche perché attendono che vengano contattati i familiari.