Confael, no ai licenziamenti per passaggio alla SRR Agrigento

La Confael dice no alle modalità di trasferimento imposte ai lavoratori degli ATO della provincia di Agrigento. La Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori segue infatti la vertenza nel settore della gestione dei rifiuti, che nella provincia di Agrigento, come più in generale in Sicilia, riguarda il transito del personale degli ATO in Liquidazione GE.SA AG2, Dedalo Ambiente ATOAG3 e Sogeir che dal prossimo primo aprile si avviano a trasferire alla SRR-Società di Regolamentazione Rifiuti oltre mille unità tra personale amministrativo, autisti e operatori ecologici. La Confael contesta quindi la scelta effettuata nel transito dei dipendenti che, come spiega Manlio Cardella, nuovo segretario nazionale del Comparto Edili Confael e Segretario provinciale Confael di Agrigento, è stata “unicamente imposta come risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e non come invece richiesto dalla Confael applicando la formula di una lettera di passaggio diretto ed immediato da un ente ad un altro -( da ATO alla SRR) enti entrambi previsti dalla normativa regionale Legge n.9\2010”. La Confael di Agrigento – spiega Cardella – “ha contestato a più riprese la formula applicata, condivisa di contro ovviamente dai sindacati confederali CGIL-CISL-UIL firmatari dell’accordo quadro del 6 agosto 2013, di imporre ai lavoratori la obbligatorietà della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro in essere, legando a ciò la condizione del transito dagli ATO alla SRR, di imporre la perdita consensuale di diritti maturati e non ancora acquisiti poiché non si sono concluse ancora centinaia di pendenze presso le sezioni lavoro dei tribunali siciliani”. Le criticità mosse, ad avviso della Confael di Agrigento, derivano anche da quanto accaduto proprio a uno di questi lavoratori del settore rifiuti, in particolare ad “una dipendente eletta dai lavoratori RSU in quota Cgil, la quale seppur ha aderito alla Confael ne ha voluto mantenere la doppia delega. Da ciò a nostro avviso – spiega Cardella – ne è derivato il trasferimento subito dalla lavoratrice da una sede a un’altra, sempre in provincia di Agrigento. Ma, quando il Comune di Ravanusa sceglie di avviare la gestione in house del servizio rifiuti, affidata alla nuova società RAR-Ravanusa Ambiente Srl, segue la decisione, senza preventiva consultazione sindacale ne della Petix nella qualità di RSU ne tanto meno della Confael, di trattenere solo dieci lavoratori e non anche la Petix che subisce una grave e discriminante disposizione di servizio venendo così trasferita di forza dal Commissario Straordinario alla sede centrale di Dedalo Ambiente, nelle forme normative e sindacali improprie ed in dispregio dello Statuto dei Lavoratori data proprio la funzione elettiva di RSU ricoperta dalla dipendente Petix”. La Confael – annuncia il sindacalista – “contrasterà simili atteggiamenti oggi adottati dai vertici di Dedalo Ambiente il cui commissario straordinario avrebbe dovuto essere sollevato dall’incarico. Su ciò che sta avvenendo nel settore dei rifiuti ad Agrigento la Confael ha informato la prefettura di Agrigento, la direzione territoriale del lavoro (ispettorato), la direzione provinciale del lavoro, la procura della repubblica. E’ mancato ad oggi – conclude Cardella – quel richiesto tavolo tecnico preposto a valutare la correttezza delle procedure di transito e di trasferimento adottate dall’azienda riguardante modifiche organizzative e produttive che avrebbero dovuto essere concertate anche con la presenza della Confael”.



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