Liste d’attesa, Cambiano chiede chiarezza a Capodieci; la replica del manager dell’Asp
Il deputato ha inviato una lettera aperta al Direttore Generale dell’ASP di Agrigento per segnalare le gravi criticità nelle liste d’attesa per esami diagnostici in particolare quelli oncologici
Il Deputato regionale Angelo Cambiano ha inviato una lettera aperta al Direttore Generale dell’ASP di Agrigento per segnalare le gravi criticità nelle liste d’attesa per esami diagnostici, in particolare quelli oncologici. Nonostante le dichiarazioni ufficiali che parlano di un abbattimento dei tempi, continuano a pervenire numerose segnalazioni da parte dei cittadini che attendono anche oltre sei mesi per esami urgenti. Una situazione che genera allarme e sfiducia. Con questa iniziativa, il Deputato Cambiano chiede chiarezza e trasparenza su un tema che riguarda la salute e la dignità dei pazienti.
DI SEGUITO LA LETTERA
Egregio Direttore Generale, il sottoscritto Angelo Cambiano, Deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, ritiene doveroso rivolgerle pubblicamente questa lettera per rappresentarle alcune profonde perplessità e preoccupazioni che, quotidianamente, mi vengono sottoposte da numerosi cittadini della nostra provincia. Se da un lato, attraverso alcuni organi di stampa, si apprendono notizie che evidenziano un presunto abbattimento delle liste d’attesa presso l’ASP da Lei diretta, dall’altro lato si moltiplicano le segnalazioni di utenti che denunciano attese superiori ai sei mesi per l’esecuzione di esami diagnostici, ivi compresi quelli di natura oncologica, per i quali – come Lei ben sa – la tempestività rappresenta un fattore cruciale per scongiurare conseguenze nefaste. Più nello specifico, risulta che – sempre secondo le dichiarazioni ufficiali – le liste d’attesa per le prestazioni ambulatoriali siano state azzerate. Tuttavia, permane il fatto che numerosi ambulatori risultano ancora sprovvisti di ecografi, strumenti basilari per l’erogazione di molte prestazioni. A tal proposito, mi preme ricordarle che, grazie a un mio emendamento, era stato previsto un finanziamento specificamente finalizzato proprio all’acquisto di 5 ecografi. Alla luce di ciò, sarebbe stato lecito attendersi una rapida implementazione ed effettiva operatività di tali strumenti, in relazione alla quale sarà mia cura sollecitare il competente assessorato regionale. Ad ogni modo, è evidente che la discrasia tra quanto comunicato ufficialmente e quanto vissuto dai cittadini sul territorio alimenta uno stato di allarme e sfiducia sempre più diffuso, che merita una risposta puntuale e trasparente. anche al fine di evitare che, per disperazione, ci si rivolga al politico di turno affinchè lo stesso possa in qualche modo intercedere cercando di velocizzare l’iter per l’esecuzione dei predetti esami. Le chiedo, pertanto, di voler fornire pubblicamente – nell’interesse dell’intera comunità cui tutti teniamo – un chiarimento dettagliato rispetto alla reale situazione delle liste d’attesa, anche con particolare riferimento ai tempi previsti per l’accesso agli esami diagnostici oncologici, rispetto ai quali esiste, a ragione, una componente di preoccupazione aggiuntiva. Ritengo sia nostro dovere, seppur nel rispetto delle reciproche prerogative e competenze, come rappresentanti delle istituzioni, garantire massima trasparenza e rassicurare, nei limiti del possibile, tutti coloro che oggi si sentono smarriti di fronte a ritardi potenzialmente lesivi del loro diritto alla salute. Certo di un Suo celere riscontro, Le porgo I miei più cordiali saluti.
LA REPLICA DEL DIRETTORE GENERALE DELL’ASP DI AGRIGENTO GIUSEPPE CAPODIECI
Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Giuseppe Capodieci, interviene a margine della lettera aperta recapitatagli, a mezzo stampa, dal deputato regionale Angelo Cambiano con la quale si esprimono perplessità circa il reale abbattimento delle liste d’attesa per le prestazioni specialistiche e gli esami diagnostici in provincia di Agrigento. “Premesso che le liste d’attesa sono riservate alle prime visite – scrive il direttore Capodieci – le confermo appieno che abbiamo azzerato nella quasi totalità le liste d’attesa per gli esami diagnostici, intesi appunto come prime visite. Unica eccezione, per la quale entro il mese di luglio stiamo completando alcune verifiche sull’appropriatezza prescrittiva contattando tutti i pazienti, riguarda le tomoscintigrafie miocardiche dopo prova da sforzo per le quali raccogliamo richieste non solo dalla provincia di Agrigento ma anche da fuori provincia. Per quanto riguarda i pazienti oncologici – continua il manager – vengono garantiti, intendendoli come prima visita, tutti gli esami relativi ad una sospetta neoplasia. I pazienti con codice 048, cioè quelli oncologici che sono sottoposti a follow up post-chirurgico o post-trattamento chemioterapico, devono effettuare dei controlli periodici semestrali o annuali per i quali non è previsto l’inserimento nelle liste cup ma piuttosto la gestione diretta da parte dell’unità operativa che li ha in cura. Poiché molti cittadini agrigentini si rivolgono ad unità operative di oncologia presso i centri metropolitani, abbiamo istituito il numero di telefono dedicato 0922407365 per soddisfare le loro esigenze nei tempi previsti dall’oncologo, tempi diversi da quelli delle liste d’attesa. A questo proposito va detto che, nei primi sei mesi di attività, abbiamo ricollocato ben millequattrocento pazienti oncologici esclusivamente grazie al dialogo che l’operatore attiva in maniera empatica con il soggetto fragile riscuotendo grande soddisfazione da parte dell’utenza. Tutto questo è stato possibile grazie al sacrificio, anche fuori orario di lavoro, del personale specialista che eroga la prestazione anche in overbooking. Il segreto del nostro risultato sta dunque nella capacità di umanizzare il contatto, sia pur telefonico, tra l’utente e l’operatore.Le confermo inoltre, come già fatto per le vie brevi, che non appena avremo comunicazione dell’autorizzazione all’utilizzo del finanziamento specifico sarà nostra cura indire immediatamente una gara pubblica per l’acquisizione di ecografi. Nelle more le ribadisco che anche per le ecografie i tempi di attesa sono quelli previsti dalla normativa (U – Urgente entro 72 ore, B – Breve 10 giorni, D – Differibile 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli accertamenti diagnostici, P – Programmabile 120 giorni). In ultimo, – conclude il direttore Capodieci – spiace constatare che la discrasia che lei segnala possa essere dovuta solo a posizioni generiche e non sia supportata da fatti concreti, nell’analizzare e risolvere i quali siamo invece fattivamente disponibili. Per questo la invitiamo a verificare di persona accedendo ai sistemi informatici di prenotazione del sito aziendale. Sapevamo che, mostrando con orgoglio il risultato raggiunto, avremmo potuto esporci a critiche pretestuose ed infondate, ma la gioia di poter oggi garantire ad ogni agrigentino tempi certi per ogni richiesta di prestazione ambulatoriale supera di gran lunga il timore riconducibile ad ogni possibile critica. Restiamo sempre disponibili al confronto costruttivo”.