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Bimbo salvato grazie a cellule staminali a Sciacca

Attraverso l'utilizzo di cellule staminali compatibili conservate presso la Banca del cordone ombelicale di Sciacca

Pubblicato 4 anni fa

E’ guarito dalla leucemia il bambino ungherese di 2 anni sottoposto a trapianto di midollo osseo attraverso l’utilizzo di cellule staminali compatibili conservate presso la Banca del cordone ombelicale di Sciacca, individuate grazie ad una speciale banca dati internazionale e inviate nel paese magiaro lo scorso mese di ottobre. A comunicarlo e’ l’Asp di Agrigento. Il decorso e’ stato completato, ma oggi il bimbo e’ ufficialmente guarito dalla malattia. Il sangue cordonale donato al bimbo era tra quelli crioconservati presso la struttura che si trova all’interno dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca. La sacca di sangue cordonale che ha salvato la vita del bimbo ungherese, donata da una mamma siciliana, e’ stata resa disponibile dall’Asp di Agrigento grazie alla stretta collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti, il Centro Nazionale Sangue ed il Registro Nazionale dell’Ospedale Galliera di Genova.

“Il buon esito della procedura – afferma il commissario straordinario Asp, Mario Zappia – ci riempie di gioia per il ritrovato benessere del piccolo e dei suoi familiari. E’ al contempo motivo di soddisfazione per l’efficienza dimostrata dalla Banca cordonale saccense, un vero patrimonio salvavita che supera i confini nazionali. Da oggi, e’ il caso di dirlo, le citta’ Budapest e Sciacca sono legate da un cordone ombelicale che esce dalle suggestioni della metafora e diviene reale e concreto”

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