Giudiziaria

“Spara in un centro di accoglienza e minaccia migranti”, 44enne resta in carcere 

L’uomo è accusato di aver seminato il panico, domenica scorsa, in un centro di accoglienza alla periferia di Racalmuto

Pubblicato 11 mesi fa

Arresto convalidato e custodia cautelare in carcere. Lo ha disposto il gip del tribunale di Agrigento, Giuseppa Zampino, nei confronti di Dante Macaluso, 44 anni, di Racalmuto. L’uomo è accusato di aver seminato il panico, domenica scorsa, in un centro di accoglienza alla periferia del paese. Macaluso, pur avvalendosi della facoltà di non rispondere, ha comunque riferito di voler collaborare per chiarire tutti gli aspetti della vicenda. E ce ne sono ancora parecchi. A partire dalla pistola calibro 9 utilizzata domenica scorsa. L’arma, nonostante le perquisizioni a tappeto, non è stata ancora ritrovata. I carabinieri, nel garage dell’uomo, hanno invece rinvenuto un caricatore e una custodia. Macaluso è accusato di minaccia aggravata, porto e detenzione illegale di arma.

Il 44enne, secondo quanto ricostruito, ha fatto irruzione domenica scorsa all’hotel Villa Paradiso, un tempo struttura ricettiva oggi convertita in centro di accoglienza. Prima avrebbe puntato la pistola all’indirizzo di un migrante per poi sparare tre colpi in aria. Momenti concitati che sono stati ripresi con un cellulare da uno degli ospiti della struttura. Le immagini sono state fondamentali al fine di riconoscere e individuare l’aggressore. Ad oggi non è ancora chiaro il movente. Il giudice, nel convalidare l’arresto, ha  applicato la custodia cautelare in carcere all’indagato per “garantire alla collettività che non si ripetano più gesti analoghi”.  

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