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Il diavolo zoppo e il suo compare di Alessandra Necci

di Letizia Bilella

Pubblicato 2 anni fa

“Traditori? Certo; ma in questa storia, tutti tradiscono tutti, a volte con qualche giustificazione, altre senza”

Charles-Maurice de Tallejrond-Perigard e Joseph Fouchè, vissuti a cavallo fra il ‘700 e l’800 in Francia. Cresciuti in seno alla Chiesa, che hanno poi rinnegato, Ministro degli Esteri del Direttorio, di Napoleone e della Restaurazione l’uno, Ministro della Polizia l’altro, nemici/complici a seconda delle convenienze, sono divenuti il paradigma dell’opportunismo politico, tanto da essere soprannominati “banderuole”.

In realtà furono protagonisti di un’epoca straordinaria, quella fra Ancien Regime e Restaurazione, nella quale si è costruita la Francia e anche l’Europa moderna, sono riusciti a sopravvivere al crollo della monarchia, alla Rivoluzione, al Terrore, al Direttorio, all’Impero, alla Restaurazione, rivestendo ruoli di primissimo grado.

Infedeli ai regimi e agli uomini, hanno cercato di essere fedeli alla Francia. Intorno a loro c’è un modo che scorre e cambia. In questa pagine la storia degli eventi si intreccia con la storia dei singoli personaggi che avversano gli eventi della Francia di Luigi XVI e la Rivoluzione Francese fino a Napoleone e Restaurazione.

Il Diavolo zoppo Charles-Maurice de Tallejrond-Perigard, ex vescovo di Autun divenuto intrigante politico e profondo seduttore, e il mesto Joseph Fouchè, perenne ministro di polizia e custode dei segreti di Francia.

Due celebri uomini politici vissuti in un mondo sospeso tra vecchio e nuovo, intorno a loro una  società che si muove e cambia, in una fase travagliata densa di genio e grandezza ma anche di drammi e atrocità.

Pagine che arricchiscono.

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