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Piccoli (grandi) cantautori crescono

Salvatore La Carrubba è un medico di Canicattì che lavora al “Villa Sofia” di Palermo e presenterà il 6 giugno prossimo il suo album “La corrente degli eventi”

Pubblicato 1 anno fa

Un po’ alla chetichella e con i soliti sacrifici dettati dalla incontenibile gioia della “creatività” si sta facendo strada nel variegato mondo sommerso della musica un manipolo di nuovi cantautori che, ci scommettiamo, sostituiranno un domani i vecchi ruminanti di canzonette che affidano ormai alle adunate dei concerti da stadio abusati pentagrammi e revival nostalgici di un rock che ha tirato le cuoia da parecchi anni. Col  risultato di inventarsi un meticciato musicale assurto a loro alibi. Ma solo per far sopravvivere  motivazioni  mercantili. Salvatore La Carrubba è un medico di Canicattì che lavora al “Villa Sofia” di Palermo e per caso lo abbiamo incontrato al Posta Vecchia di Agrigento in una pausa del concerto spettacolo di Salvatore Nocera Bracco suo collega medico e cantautore. Gli abbiamo chiesto di raccontarci delle sue esperienze musicali.

“Ho deciso da qualche anno di riprendere la mia antica passione per la musica, prima suonando insieme ad una band che ho fondato  nel contesto di eventi di beneficenza comunque collegati al modo sanitario, quindi iniziando a scrivere canzoni. Ho avuto la fortuna di prendere contatti con autori a livello nazionale come il palermitano Pippo Pollina (che vive a Zurigo) del quale ho aperto alcuni suoi concerti inoltre più recentemente prendendo contatti con cantautori storici come Edoardo De Angelis, Mimmo Locasciulli ed Ernesto Bassignano. Adesso sono prossimo a pubblicare il mio primo album solista. In questo album sono molti gli spunti legati alla nostra terra. In particolare le voglio segnalare una canzone legata ad Agrigento (per un anno ho lavorato al Pronto soccorso del San Giovanni Di Dio), cioè il racconto della mia esperienza di medico coinvolto in prima persona nei soccorsi del naufragio avvenuto il 15 settembre 2002 a Capo Rossello presso la Scala dei Turchi che ho raccontato nella canzone “Scala dei turchi “ che pubblicherò nel mio disco”.

Immagino che tra i suoi collaboratori ci sarà Nocera Bracco.

Certo. Ho trovato proprio nella nostra provincia collaborazioni di altri amici che condividendo la mia passione stanno contribuendo a far crescere questo progetto. In particolare Armando Cacciato di Canicattì, ma anche Totò Nocera Bracco con il quale abbiamo anche già fatto la scorsa estate dei concerti (ad Acquedolci in provincia di Messina ed a Isola delle Femmine, entrambi in piazza). Armando Cacciato in particolare ha creato una etichetta indipendente che ha proprio sede a Canicattì dal nome “Circuiti Sonori”, legata anche ad una scuola di musica, ed è insieme a me promotore di diversi eventi e che ha già prodotto diversi artisti anche a livello nazionale, oltre ad occuparsi della distribuzione. Tra questi,  la scorsa estate abbiamo organizzato un festival di cantautori in provincia di Caltanissetta (Serradifalco) con il supporto della Regione e del comune di Serradifalco”.

Adesso cosa state organizzando?

Adesso ho organizzato insieme al teatro Agricantus una rassegna di cantautori che si svolgerà (e in parte si è svolta) in 4 serate con la partecipazione di cantautori provenienti sia dalla Sicilia ma anche da fuori (Roma, Milano, Lecce), sia emergenti ma  qualcuno già con una storia musicale importante. La prima serata ha già avuto luogo il 18 aprile, ed il 26 aprile, ma proseguirà il 9 maggio e il 6 giugno al Teatro Agricantus di Palermo”.

A quando un concerto nelle contrade agrigentine?

Nella data del 6 giugno presenterò in anteprima il mio album che si intitola “La corrente degli eventi” (tra gli ospiti ci sarà anche il caro amico Salvatore Nocera Bracco che canterà un suo brano. Il progetto nostro è anche di replicare questa rassegna anche in provincia di Agrigento, vedremo dove e come in autunno. Nel frattempo siamo già stati invitati ad esibirci in provincia di Frosinone invitati da amici che hanno ascoltato alcuni nostri brani”.

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