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Brand identity: a cosa servono le shopper personalizzate

Un sacchetto per contenere prodotti di vario genere può essere preparato con tantissimi materiali diversi.

Pubblicato 1 anno fa

Molte aziende sono oggi consapevoli dell’importanza di sviluppare una brand identity, ossia una chiara identità per i prodotti che si offrono e per i marchi venduti. Questo è vero per le grandi aziende, alcune delle quali hanno una brand identity netta e precisa e che noi tutti conosciamo, ma è vero anche per chiunque proponga prodotti sul mercato, anche per i negozi e gli show room. Anzi, in questi casi creare una brand identity è più complesso, perché gli strumenti da utilizzare sono meno e per certi versi più sottili.

Costruire la brand identity di un punto vendita
Apprestarsi a costruire o rinforzare una chiara identità per un singolo punto vendita può essere quindi un compito arduo. I pochi strumenti che si hanno a disposizione vanno utilizzati al meglio. Uno di questi strumento è rappresentato dai classici shopper personalizzati, quelli che non tutti i negozi sfruttano appieno. Eppure è uno strumento di marketing importantissimo, visto che permette di imprimere il proprio stile a qualsiasi vendita effettuata, oltre che di dimostrare al cliente una certa attenzione. Una shopper di qualità, ad esempio in carta e con decori piacevoli, fa la differenza sia come utilità per il cliente, sia come immagine del negozio. Oltre a questo non si deve dimenticare che la shopper viene poi portata dal cliente per le vie della città; risulta quindi essere anche uno strumento di marketing diretto, a maggior ragione se si tratta di un prodotto robusto, resistente e particolarmente bello: la singola borsa sarà riutilizzata più volte dal cliente, che svolgerà per il punto vendita un’attività di marketing che si prolunga nel tempo.

Le caratteristiche di uno shopper di qualità
Le aziende che producono buste, sacchetti e borse propongono prodotti molto differenziati tra di loro. Visto che si tratta di strumenti di marketing, sfruttabili per la costruzione di una vera e propria identità del negozio, è bene sceglierli con attenzione, perché possano svolgere il proprio compito al meglio. Partendo dalla personalizzazione: uno shopper anonimo, in tinta unita e di un materiale eccessivamente leggero sicuramente offrirà una pessima immagine al negozio che lo utilizza. Meglio prediligere materiali di alta qualità, robusti e resistenti, oltre che una personalizzazione chiara, sia nello stile che nei colori, comprendendo anche il logo del negozio, del brand o del grande magazzino che li utilizza. Ulteriori caratteristiche si possono scegliere considerando il tipo di punto vendita, puntando sull’eco sostenibilità, sul lusso o sulla comodità, a seconda dei casi.

I materiali
Un sacchetto per contenere prodotti di vario genere può essere preparato con tantissimi materiali diversi. In passato il materiale più sfruttato era il polietilene, mentre oggi si prediligono materie plastiche almeno in parte compostabili. Si possono però preferire anche shopper più resistenti, in carta, con maniglie rinforzate, o anche in tessuto. Questo genere di shopper è pensata per poterne reiterare l’utilizzo, promuovendo più volte il singolo punto vendita. La scelta va effettuata ovviamente anche a seconda del tipo di prodotto che si propone alla clientela, considerando anche la spesa media dei propri clienti.

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