Grotte, senza stipendio da tre mesi: operatori ecologici in sciopero
Prosegue da giorni ormai lo sciopero degli operatori ecologici del Comune di Grotte, che da tre mesi non hanno ricevuto lo stipendio. Dopo una riunione con il Sindaco Alfonso Provvidenza, i rappresentanti sindacali della Fiadel, i rappresentanti della RTI Iseda Srl, i lavoratori del cantiere di Grotte (dipendenti della Iseda e della SRR ATO 4 […]
Prosegue da giorni ormai lo sciopero degli operatori ecologici del Comune di Grotte, che da tre mesi non hanno ricevuto lo stipendio. Dopo una riunione con il Sindaco Alfonso Provvidenza, i rappresentanti sindacali della Fiadel, i rappresentanti della RTI Iseda Srl, i lavoratori del cantiere di Grotte (dipendenti della Iseda e della SRR ATO 4 Agrigento Est), nulla è stato risolto.
“Dopo un ampio dibattito – dichiara Giacomo Caruso, segretario provinciale della Fiadel – abbiamo confermato lo sciopero, perché il Sindaco ha sottolineato più volte che in cassa non c’è un centesimo, non hanno liquidità, non possono pagare. Lo scotto di questa situazione – afferma Caruso – lo pagano i lavoratori che devono obbligatoriamente garantire il servizio e mantenere la città pulita. Tutti dicono ‘Ci dispiace’ però poi vogliono obbligare i lavoratori a garantire il servizio. Ora non se ne può più”.
Saremo costretti a partire con i decreti ingiuntivi. Questo sarà l’ultimo sciopero, almeno per quanto riguarda Fiadel; sciopero non ne dichiarerà più ma troverà le soluzioni a livello giuridico. Non è possibile, ci vuole un giudice che intervenga anche mensilmente finché non si risolve il problema”.
Da indiscrezioni sembra che la Iseda si sia impegnata a cercare il modo di poter dare un acconto ai propri lavoratori, effettuando una ricognizione di cassa e liquidando un pur minimo versamento.
“A Grotte – conclude Caruso – ci sono problemi perché i cittadini non pagano le tasse. Il Comune deve riscuotere due milioni di euro di tasse; ci rendiamo conto che con due milioni di euro si risolverebbero i problemi? La riscossione delle tasse è impopolare, ma ne va del lavoro e della dignità dei dipendenti che assicurano comunque il servizio di igiene ambientale, e della sussistenza dello stesso Comune. Salvaguardare inoltre la Iseda è un mio diritto per salvaguardare il posto di lavoro del lavoratore, però è chiaro che non possono venire a mortificare i lavoratori dicendo di non avere un centesimo in cassa. I dipendenti non hanno un centesimo per mettere la benzina, anche soltanto per andare al lavoro”.
Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, esprimere solidarietà ai lavoratori e si dice “rammaricato per l’obiettiva situazione di difficoltà economica che purtroppo stanno affrontando dovuto al ritardo dei pagamenti degli stipendi. Chiederò un incontro con il Prefetto ed i vertici della politica regionale e nazionale per trovare una soluzione comune”.