Quella poesia di Edoardo Sanguineti dedicata a Sciacca
Nell’agosto del 1998, 22 anni fa circa, uno dei più grandi poeti ed intellettuali italiani del ‘900, Edoardo Sanguineti, è stato a Sciacca in occasione dell’ultima edizione della mostra “Un punto nel mediterraneo”, curata dal critico d’arte Tanino Bonifacio. In quella circostanza Sanguineti scrisse i testi del catalogo che accompagnava la mostra e scrisse anche […]
Nell’agosto del 1998, 22 anni fa circa, uno dei più grandi poeti ed intellettuali italiani del ‘900, Edoardo Sanguineti, è stato a Sciacca in occasione dell’ultima edizione della mostra “Un punto nel mediterraneo”, curata dal critico d’arte Tanino Bonifacio. In quella circostanza Sanguineti scrisse i testi del catalogo che accompagnava la mostra e scrisse anche una poesia, intitolata “La Rosa di Sciacca”. “Sciacca, però – dice oggi il critico Tanino Bonifacio – si è dimenticata di questo prezioso testo poetico ad essa dedicata da Edoardo Sanguineti.”

Si tratta di una poesia raffinata, nello stile originale e sperimentale sanguinettiano, che descrive simbolicamente i venti che accarezzano la città di Sciacca e che oggi fa parte dell’opera omnia del poeta genovese che al tempo soggiornò per qualche settimana a Sciacca trovandola il posto ideale per definire la sua raccolta di poesie “Il gatto lupesco”. Per recuperare a questa insensata e grande smemoratezza e, soprattutto, per cogliere la magnifica occasione di fruire del dono di una bella poesia da un grande poeta – dichiara ancora Bonifacio – oggi la città di Sciacca dovrebbe commissionare e fare realizzare un’installazione artistica, magari in ceramica, riportante la “Rosa di Sciacca” di Edoardo Sanguineti e porla nel cuore del suo centro storico, a testimoniare che questa città, oltre ad avere delle beghe politiche a dir poco surreali, ha vissuto e può vivere ancora di arte e cultura.”

Ai meno attenti alle questioni letterarie ricordiamo che Edoardo Sanguineti, scomparso nel 2010, è stato scrittore di romanzi e saggi, poeta, critico letterario, ma ha anche scritto per il cinema e la televisione. Nel 2003 gli è stato conferito il Premio Campiello alla carriera, mentre nel 2008 ha ricevuto il Premio Tomasi di Lampedusa a Santa Margherita di Belice.