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Menfi, “madre faceva prostituire la figlia”: continua incidente probatorio

Continua l’interrogatorio della ragazzina al centro di una terribile storia ricostruita dagli inquirenti nell’ambito di un brutto giro di prostituzione tra le campagne di Menfi e Gibellina. L’incidente probatorio è cominciato il 10 luglio scorso e continuerà anche nelle prossime settimane per “cristallizzare” le eventuali prove. Secondo l’accusa sarebbe stata la madre della ragazzina ad […]

Pubblicato 5 anni fa

Continua l’interrogatorio della ragazzina al centro di una terribile storia ricostruita dagli inquirenti nell’ambito di un brutto giro di prostituzione tra le campagne di Menfi e Gibellina.

L’incidente probatorio è cominciato il 10 luglio scorso e continuerà anche nelle prossime settimane per “cristallizzare” le eventuali prove.

Secondo l’accusa sarebbe stata la madre della ragazzina ad aver avallato la vendita di prestazioni sessuali della figlia con diverse persone.

La vicenda coinvolge, dicevamo, una minore finita nelle grinfie della stessa madre che, sotto compenso e minacce, secondo l’accusa, l’avrebbe fatta prostituire con estranei, gente dai 18 ai 69 anni. Le accuse sono gravissime: induzione alla prostituzione minorile, sfruttamento e favoreggiamento della stessa, nonché violenza sessuale ed atti sessuali con minorenne, aggravati (poiché consumati ai danni di una vittima quattordicenne). 

Oltre la madre sono finiti in manette anche i “clienti” della ragazzina: si tratta di Pietro Civello, 60 anni di Gibellina, Viorel Frisan, 37enne di Gibellina, Calogero Friscia, 25enne di Menfi, Vito Sanzone, 43 enne di Menfi e Vito Campo, 69enne di Menfi.

La ragazzina è stata già allontanata da casa della madre già dal 2017 quando sono cominciate le indagini. Secondo la Procura della Repubblica di Palermo la madre per gli incontri chiedeva dai clienti, a secondo della “prestazione”, dai 30 ai 200 euro.Nell’udienza preliminare la ragazzina ha in pratica confermato le accuse parlando per 7 ore.

Ora l’incidente probatorio dove la quattordicenne avrebbe confermato i fatti. Nei suoi racconto la minore avrebbe raccontato diversi retroscena ma anche che Viorel Frisal non l’avrebbe toccata.

Ora si aspetta il 9 settembre, quando, sempre nell’ambito dell’incidente probatorio, vi sarà l’esame del perito nominato dal giudice per stabilire l’attendibilità e la maturità della ragazzina.

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