Agrigento

Crisi da Covid, i sindacati firmano accordo per il “workers buyout”

E’ stato firmato un accordo tra Cgil, Cisl Uil, Legacooperative e Agci, per rafforzare e promuovere la diffusione del workers buyout, che, più semplicemente, dall’inglese significa ‘acquisizione dei lavoratori. Nell’Accordo di riforma del quadro di Relazioni Industriali le organizzazioni sindacali e le centrali cooperative hanno  infatti condiviso che “il modello di impresa cooperativa rappresenta una […]

Pubblicato 4 anni fa

E’ stato firmato un accordo tra Cgil, Cisl Uil, Legacooperative e Agci, per rafforzare e promuovere la diffusione del workers buyout, che, più semplicemente, dall’inglese significa ‘acquisizione dei lavoratori.

Nell’Accordo di riforma del quadro di Relazioni Industriali le organizzazioni sindacali e le centrali cooperative hanno  infatti condiviso che “il modello di impresa cooperativa rappresenta una delle possibili risposte alla più generale questione del lavoro nel nostro paese e che i WBO devono diventare una delle strade da percorrere per affrontare situazioni di crisi aziendale, difficoltosi ricambi generazionali, situazioni legate al riutilizzo di beni confiscati alla criminalità organizzata.
Tra l’altro nelle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2021, oltre ad un ulteriore rafforzamento dei fondi per le agevolazioni erogabili a sostegno di iniziative di WBO, è stata introdotta anche l’ipotesi di aziende i cui titolari intendano trasferirle ai lavoratori a prescindere dalla sussistenza di uno stato di crisi.
L’Accordo parte quindi dalla comune volontà di rafforzare questo strumento, attivando congiuntamente iniziative che le parti insieme devono mettere in campo per una azione condivisa di carattere strategico e sistemico sotto il profilo istituzionale, ai diversi livelli, per la promozione e sensibilizzazione dei WBO, sul piano informativo e formativo, di monitoraggio delle situazioni in particolare di crisi aziendale, attivando in particolare a livello territoriale le proprie reti di consulenti, centri servizi, sportelli e strumenti di analisi al fine di verificare la fattibilità e la sostenibilità dei progetti di recupero d’impresa.
Un sostegno quindi al modello di impresa cooperativa ed alla autoimprenditorialità dei lavoratori nella cooperazione, in una fase complessa caratterizzata dalla emergenza sanitaria Covid-19 che ha pesanti risvolti sul piano economico ed occupazionale, che vuole essere un contributo concreto e una opportunità per lavoratori ed imprese, per concorrere al processo di coesione ed inclusione sociale di cui oggi il nostro paese ha quanto mai bisogno.
CGIL ,CISL , UIL, LEGACOOP, CONFOCCOPERATIVE E AGCI hanno ribadito di volere rafforzare l’accordo anche sul territorio della Provincia di Agrigento dove gli effetti della crisi pandemica e quindi anche sociale ed economica rischiano di avere conseguenze drammatiche sul piano della tenuta del sistema produttivo e sul futuro di centinaia di lavoratori.

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