Canicattì, in un mese oltre 300 indumenti appesi al “Muro della Gentilezza”
«Se non ne hai bisogno lascialo, se ne hai bisogno prendilo», «puoi donare i capi utilizzando solo gli appendiabiti disponibili», «se hai qualcosa in più da donare e trovi tutto occupato, non lasciarla a terra ma rivolgiti ad una delle 3 associazioni». Sono queste le tre semplici regole da seguire, impresse nella targa sul Muro […]
«Se non ne hai bisogno lascialo, se ne hai bisogno prendilo», «puoi donare i capi utilizzando solo gli appendiabiti disponibili», «se hai qualcosa in più da donare e trovi tutto occupato, non lasciarla a terra ma rivolgiti ad una delle 3 associazioni». Sono queste le tre semplici regole da seguire, impresse nella targa sul Muro della Gentilezza a Canicattì. Un luogo dove si arriva e si dona, così come si prende e si va via, dove la generosità di chi dona incontra le necessità di chi si trova in difficoltà.
Scarpe, pantaloni, ma anche felpe, giacconi, maglioni e sciarpe per affrontare la stagione. Questo è quanto i canicattinesi hanno donato in questi primi trenta giorni di vita del “Muro della Gentilezza” di via Cirillo.
Dai registri dei volontari dell’“Istituto Walden” – Centro di Prossimità di Fondazione Ebbene, dell’associazione “La Forza delle Donne” e della Società Cooperativa sociale “Background” che giornalmente hanno monitorato la situazione del muro, infatti, si nota che sono oltre 300 gli indumenti donati e poi ritirati. Una risposta decisamente positiva, da parte dei canicattinesi, a riprova, ancora una volta, di quanto la solidarietà sia un aspetto ben radicato nella cultura della città.