Covid, tre comuni dell’agrigentino a rischio restrizioni per i pochi vaccini effettuati

Ravanusa, Palma di Montechiaro e Licata sono gli unici tre comuni della provincia di Agrigento che rischiano l’adozione di nuove misure restrittive per non aver ancora raggiunto la quota del 70% di popolazione sottoposta a doppia dose.

E’ quanto emerge dal consueto appuntamento settimanale del commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia. Se da un lato l’intero territorio sta rispondendo bene alla campagna vaccinale, che proietta la nostra provincia tra i primi posti in tutta l’isola, ci sono tre comuni che arrancano: Ravanusa con il 66,42%, Palma di Montechiaro con il 66,37% e Licata con il 68,23%.

Per tale motivo nelle ultime settimane la Regione sta monitorando l’andamento dei vaccini in questi paesi e – come ha dichiarato lo stesso manager dell’Asp – non sono da escludere provvedimenti restrittivi come l’istituzione della zona arancione. A rischiare di più, in tal senso, è senza dubbio il comune di Palma di Montechiaro. Ciò anche in virtù di un rallentamento generale, che investe l’intera provincia di Agrigento, delle somministrazioni giornaliere di vaccino giunte ad oggi al di sotto di quota mille. L’invito dell’Asp, che anche in questi giorni metterà in campo le forze necessarie per incrementare i numeri, è quello di spingere sull’acceleratore.

L’altro lato della medaglia, quello positivo, è la decrescita costante dei nuovi positivi: dai duemila dell’agosto scorso ai duecento a settimana di oggi. Numeri accettabili, tacciabili ma che allo stesso tempo testimoniano come il virus comunque circoli tra noi. Buone notizie anche sul fronte ospedaliero dove – in tutta la provincia – si registrano attualmente soltanto cinque ricoveri (tutti a Ribera) – di cui due in terapia intensiva.