Ribera, imbrattata statua della Madonna: “Offesa l’intera comunità”
Completamente coperte dallo spray anche due lapidi
Vandali in azione a Ribera, in provincia di Agrigento, dove la notte di Halloween, nella centralissima piazza Sant’Antonino, sono state imbrattate con vernice scura una statua di marmo della Madonna con bambino e un crocifisso. Completamente coperte dallo spray anche due lapidi. Scritte blasfeme, inneggianti ad Halloween, sono state lasciate su una panchina e una bestemmia su un vaso ornamentale. Sull’episodio indagano i carabinieri della locale stazione. Si dice esterrefatto da quanto accaduto l’arciprete di Ribera don Giuseppe Argento: “Un episodio che testimonia come, ormai, siamo diventati portatori di valori e tradizioni che – dice – non ci appartengono”.


LE PAROLE DEL SINDACO DI RIBERA
Le immagini dell’atto vandalico avvenuto in Piazza Sant’Antonino, simbolo delle nostre radici e della storia del nostro paese, lasciano sgomenti e sconfortati.
Da primo cittadino rappresento il senso di sdegno e di profonda condanna del gravissimo gesto, che è di tutta la città di Ribera: l’offesa subita dalla nostra comunità è ancora più grave, considerato che ad essere colpiti sono stati dei simboli religiosi, e per giunta nell’imminenza delle festività di tutti i santi e dei cari defunti, festività e tradizioni da noi sempre sentite con grande raccoglimento e partecipazione.
Da rappresentante delle Istituzioni, innanzitutto auspico che gli autori vengano quanto prima identificati e puniti in modo esemplare: ma sento purtroppo anche il dovere di rimarcare che, pur essendo la stragrande maggioranza dei riberesi totalmente estranea e lontanissima da quanto accaduto, assistiamo con grande preoccupazione alla deriva di valori sempre maggiore, in special modo nei più giovani; ed in tale contesto, è più facile arrivare a situazioni di disagio morale e sociale che possono giungere a comportamenti estremi ed inqualificabili come quello accaduto a Piazza Sant’Antonino.
Tutti noi abbiamo quindi il dovere di dare un contributo ed impegnarci per invertire la rotta, per favorire la rinascita culturale, morale e sociale della nostra comunità, ognuno nel rispetto del proprio ruolo e compiti: lo dobbiamo prima di tutto alle nostre famiglie ed alle future generazioni.