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Peppe Quaranta e la sua profezia: “Uccideranno Emanuele Ferraro”

Il racconto comincia con l'omicidio di Carmelo Bellavia, poi spiegata la faida

Pubblicato 2 anni fa

Giuseppe Quaranta, interrogato a Roma dai giudici della Corte d’Assise di Agrigento nell’ambito del processo “Mosaico” (la faida tutta favarese sull’asse Belgio – Favara) si sofferma su alcuni delitti e racconta:

PUBBLICO MINISTERO – e cosa succede nel momento in cui accade  l’omicidio di Carmelo Bellavia? Insomma si… nel vostro contesto si dà una spiegazione, una chiave di lettura?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – allora, quando succede questa cosa, succede questa cosa che viene ucciso Carmelo Bellavia e tutto, giustamente, ritornando al discorso di poco fa, che lei mi ha chiesto “come si comunica tramite Cosa Nostra che lei non era più boss di Favara?” e io le ho detto “dipende, qualche mese”, però dentro Cosa Nostra… fuori Cosa Nostra nessuno sa chi è boss e chi non è boss, però se magari a qualcuno arriva all’orecchio, dici “Quaranta non è più boss di Favara, è diventato Sicilia”, però loro, il popolo fuori Cosa Nostra, dice “va beh, se non è più boss, però fa parte del consiglio, è sempre dentro Cosa Nostra”, gli danno un grado. Posso?

PUBBLICO MINISTERO – sì.

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – allora, come ci stavo dicendo, dentro Cosa Nostra allora, diciamo nel giro del mese, quello diciamo che gira, che prende i pizzini per comunicare tramite le province, allora si viene a sapere che io non sono più il numero uno, è un altro il numero uno. Benissimo. Fuori Cosa Nostra, anche se si viene a sapere, dice “non è più numero uno lui, è diventato un altro, però lui fa parte del consiglio”, perché dentro Cosa Nostra c’è anche il consiglio, sia locale che provinciale e regionale.

PUBBLICO MINISTERO – lei ne faceva parte?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – no no, io dal 29 luglio…

PUBBLICO MINISTERO – no, prima, prima del 29 gennaio…

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – no no, io ho chiuso con Cosa Nostra il 29 luglio 2014.

PUBBLICO MINISTERO – prima del 29 luglio, scusi. Ne faceva parte?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – prima del 29 luglio ero il boss, io, del paese.

PUBBLICO MINISTERO – okay.

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – facevo anche parte del consiglio, ero io a decidere, però… il discorso è quando succede questo omicidio e si viene a sapere diciamo nella voce del popolo di Favara che è stato ucciso Carmelo Carnazza, va bene. E poi si è scoperto perché sono stato chiamato da Gerlando Russotto per incontrarmi con Emanuele buonanima e con Carmelo Vardaro e…

PUBBLICO MINISTERO – ecco, ora ci andiamo a poco a poco. Intanto Emanuele buonanima chi è?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – Ferraro.

PUBBLICO MINISTERO – Ferraro.

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – a me mi è dispiaciuto tanto, se lei si ricorda, per Emanuele.

PUBBLICO MINISTERO – sì, per la Corte rappresentiamo che Ferraro Emanuele è stato ucciso dopo che lei ha cominciato la collaborazione con l’Autorità Giudiziaria quindi era già diciamo detenuto e c’era ovviamente un interlocuzione con l’Autorità Giudiziaria, con la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Ferraro Emanuele pure di Favara, era?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – sì.

PUBBLICO MINISTERO – e che rapporto avevate?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – Emanuele ci conoscevamo da tanto tempo, è un ragazzo abbastanza diciamo serio, intelligente, lavoratore, purtroppo nella vita, come ho fatto io, si fanno dei passi sbagliati.

PUBBLICO MINISTERO – Ferraro Emanuele aveva a che vedere con questo gruppo di cui abbiamo iniziato a parlare?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – sì sì sì, erano… sì, erano tutti insieme.

PUBBLICO MINISTERO – quindi anche lui ne faceva parte?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – sì.

PUBBLICO MINISTERO – e che attività illecite… intanto lavorava? Aveva un lavoro Ferraro Emanuele?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – Emanuele Ferraro, io, prima di essere arrestato, lui lavorava al cimitero di Favara, perché…

PUBBLICO MINISTERO – questa è l’attività diciamo lecita. E commetteva attività illecite?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – attività illecite, Emanuele… non ne faceva tante perché Emanuele diciamo, quando era con un gruppo… c’era Carmelo Bellavia vivo, lui vivo, diciamo erano tutti con il gruppo Di Stefano e Furia (o simile). Gestiva qualcosa però Emanuele era di più… di più orientato al lavoro, come infatti lui lavorava… lui stesso lavorava, aveva la sua iscrizione però al cimitero lavorava lui stesso.

PUBBLICO MINISTERO – quindi lavoro… quando lei parla di lavoro, parla di lavoro lecito, del lavoro normale? Diciamo quello regolare?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – sì sì sì sì, Emanuele diciamo… non è che… non è che altre persone che sono morte non sono dispiaciute, intendiamoci, perché sono dispiaceri perché una persona che tu uccidi, ti fa male il cuore pure se ci spari tu però, oddio, è stata quella… però per Emanuele… per Emanuele perché Emanuele forse… forse era uno dei pochi favaresi criminali diciamo con la stoffa di essere uomo, era uno di questi. E lei si ricorda quando abbiamo parlato… si ricorda lei quando le ho detto…

PUBBLICO MINISTERO – sì ma la Corte non lo sa quindi diciamo…

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – le ho detto “dottore’… dottore’, può succedere questo”, si ricorda?

PUBBLICO MINISTERO – sì.

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – e poi è successo, diciamo per me è stato un colpo al cuore, ma non perché… perché diciamo non meritava questa fine, Emanuele. Avvocatessa, questa è la mia avvocatessa.

PUBBLICO MINISTERO – allora, stavamo parlando di Ferraro Emanuele, intanto stiamo facendo diciamo una sorta di introduzione poi ci addentreremo nei fatti più specifici.

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – grazie. Come dicevo, loro erano nello stesso gruppo, poi nel momento in cui è successa questa cosa…

PUBBLICO MINISTERO – Ferraro era nel gruppo di chi?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – allora, loro erano tutti un gruppo, sia il gruppo diciamo Bellavia, perché Emanuele era compare di Calogero Bellavia, e il gruppo Di Stefano.

PUBBLICO MINISTERO – che intende per compare? Nel linguaggio diciamo nostro siciliano.

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – compare… compare può essere compare… testimone di matrimonio, compare di battesimo, di cresima.

PUBBLICO MINISTERO – in questo caso, tra Bellavia e il Ferraro?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – io non so la sua comparanza com’è nata però si chiamavano “compa’”.

PUBBLICO MINISTERO – ma sì, e per Bellavia lei in questo caso intende il figlio di Carmelo, cioè Calogero?

TESTE QUARANTA GIUSEPPE – sì sì.

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