Abolizione numero chiuso all’universita, presentato progetto di legge
Il progetto e' stato presentato dall'On Bernardette Grasso dall' On. Luisa Lantieri e Rosellina Marchetta
E’ stato presentato dall’ On. Rosellina Marchetta, nella qualita’ di coofirmataria un progetto di legge da proporre al Parlamento della Repubblica ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto della Regione, recante l’ abolizione del numero chiuso per l’accesso ai corsi universitari. Il progetto e’ stato presentato dall’On Bernardette Grasso dall’ On. Luisa Lantieri e Rosellina Marchetta. Il numero chiuso per l’accesso ai corsi universitari è stato un tema di discussione pubblica negli ultimi anni.
Originariamente introdotto nel 1999, l’obiettivo era di limitare il numero di studenti iscritti ai corsi di laurea e migliorare la qualità formativa attraverso una selezione preliminare dei discenti. Tuttavia, questa politica ha avuto conseguenze negative per il sistema universitario e per il paese nel suo complesso, includendo una riduzione nella competitività e nella capacità d’innovazione. L’area delle professioni mediche e sanitarie è stata particolarmente colpita da queste restrizioni, con migliaia di studenti costretti ad iscriversi a corsi universitari in altri paesi europei, a spese pesanti per le loro famiglie. Inoltre, la selezione su scala nazionale ha causato una mobilità forzata degli studenti, con costi che ricadono sulle loro famiglie.
La pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza la carenza di figure professionali nel campo medico e sanitario generata dagli effetti delle restrizioni di accesso e dalla mancanza di risorse per le borse di studio per le specializzazioni dei medici. Questo ha reso ancora più evidente l’inefficacia del numero chiuso come politica per limitare il numero di laureati e migliorare la qualità formativa. La proposta di legge è stata avanzata per abolire le disposizioni in materia di numero programmato per l’accesso ai corsi universitari, a partire dal primo anno accademico utile, salvaguardando ovviamente la posizione degli studenti già ammessi. La proposta si basa sull’idea che la limitazione all’accesso ai corsi universitari non sia adeguata rispetto alle esigenze del paese, in particolare nel settore sanitario, e che non abbia garantito ai giovani opportunità d’inserimento professionale né la copertura delle esigenze del sistema sanitario.
“Mi auguro che la nostra iniziativa possa possa essere accolta – ha dichiarato l’ On. Rosellina Marchetta – e in tempi breve consentire un accesso ai corsi universitari aperto a tutti, i nostri studenti che hanno il diritto di rimanere in Sicilia e lavorare nella nostra terra”.