Lo stupro di Palermo, indagato in lacrime davanti al giudice: “Sono addolorato”
È scoppiato a piangere e ha chiesto scusa durante l'interrogatorio di garanzie che si è tenuto oggi nel tribunale di Palermo
Christian Maronia è scoppiato a piangere e ha chiesto scusa durante l’interrogatorio di garanzie che si è tenuto oggi nel tribunale di Palermo. Maronia è stato interrogato davanti al giudice Marco Gaeta. Il 19enne ha ammesso di avere avuto un rapporto sessuale con la diciannovenne quella drammatica notte del 7 luglio, nel cantiere del collettore fognario al Foro Italico di Palermo. Ha chiesto scusa.
“Sono addolorato per ciò che è successo, chiedo scusa alla ragazza e alla sua famiglia. Sono tornato indietro insieme al ragazzo di 17 anni per aiutarla”. Dopo Maronia sono stati Samuele La Grassa ed Elio Arnao. Sabato scorso è stato interrogato l’unico minorenne all’epoca dei fatti dal gip del tribunale per i minorenni. Il più giovane degli arrestati ha confessato la violenza e il giudice lo ha scarcerato affidandolo ai servizi sociali. Sono invece ancora in cella i primi tre finiti in manetta ad inizio agosto: si tratta di Angelo Flores, l’unico che la vittima conosceva, Gabriele Di Trapani e Cristian Barone.