“L’isola, i giovani e il futuro”: tre giorni di eventi per raccontare un’altra visione di Lampedusa
Un progetto che prenderà vita dal 25 al 27 settembre e si concluderà con il concerto di Claudio Baglioni
Lampedusa si prepara a ospitare “L’isola, i giovani e il futuro”, un progetto che prenderà vita dal 25 al 27 settembre con tre giornate di eventi, esperienze, incontri e spettacoli dedicati alla valorizzazione del territorio e dei suoi giovani, e che si concluderà con un evento speciale allo Stadio Comunale: il concerto del Maestro Claudio Baglioni, ospite d’eccezione.
Il programma prevede incontri tra giovani, istituzioni e protagonisti del mondo culturale e sportivo, esperienze ambientali, degustazioni e grandi eventi serali.
“Lampedusa – tra tutte le isole italiane – è quella più lontana dal resto della Penisola. Ma la distanza che viviamo non è solo geografica. È anche sociale”, dichiara il Sindaco Filippo Mannino. “La nostra comunità sente spesso di vivere ai margini del Paese, e questo rischia di limitare le opportunità dei nostri giovani. Questo progetto nasce per dare loro voce, per valorizzarne i talenti e per cambiare la narrazione – troppo spesso riduttiva – che viene fatta della nostra isola.”
Il progetto non vuole dimenticare le sfide che Lampedusa affronta quotidianamente come terra di frontiera, ma sceglie di raccontarle da una prospettiva nuova: quella della bellezza del paesaggio, della forza della comunità, della creatività di chi decide di restare, di sognare e di costruire il proprio futuro proprio qui.
Il seme dell’iniziativa è nato da una frase che il Sindaco Mannino conserva nel cuore da oltre vent’anni: “I giovani non sono il futuro, sono il presente”. Parole pronunciate da Claudio Baglioni in un lontano giorno di luglio del 1998, e oggi diventate ispirazione concreta di un progetto che mette i giovani al centro della visione di sviluppo dell’isola.
“Ho voluto che fosse proprio Claudio a raccontare ai nostri ragazzi – e all’Italia – questo messaggio di speranza e presenza. Lampedusa non è solo un approdo. È una terra viva, ricca di idee, cultura, energia e voglia di fare. I nostri giovani meritano di sentirsi parte del presente, perché lo sono a pieno titolo. Sono la nostra forza, la nostra voce che guarda avanti.”
La presenza di Baglioni – da sempre vicino all’isola – assume un valore altamente simbolico, perché segna l’inizio di un Grand Tour che parte dal basso, dal punto più a sud del Paese, “da laggiù dove siamo noi, isolani d’alto mare, con le nostre storie e le nostre vite di frontiera”.
Il progetto ha ottenuto un’ampia adesione istituzionale, configurandosi come un momento di coesione nazionale su un territorio che incarna i valori della solidarietà e del coraggio civile. A testimoniarne il significato, anche il prestigioso riconoscimento della Medaglia di Rappresentanza conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.