Il crollo in via Atenea, il perito: “Responsabilità sia nella progettazione che nell’esecuzione dei lavori”
Per il perito nominato dal giudice “le cause del cedimento sono da ricondurre a un insufficiente approfondimento dell’interferenza tra la nuova opera e le fondazioni esistenti"
“Le cause del cedimento sono da ricondurre a un insufficiente approfondimento dell’interferenza tra la nuova opera e le fondazioni esistenti, in violazione delle regole di diligenza nella predisposizione degli elaborati progettuali”. È quanto sostiene il consulente Fabio Neri, docente dell’Università di Catania, nominato dal gip Micaela Raimondo per eseguire una perizia sul crollo dell’ex ospedale di Agrigento, avvenuto lo scorso 15 maggio in via Atenea. L’edificio avrebbe dovuto ospitare la nuova sede del Consorzio Universitario.
Il professionista, nella perizia depositata agli atti, scrive: “Emergono responsabilità tecniche e gestionali nella fase della progettazione e dell’esecuzione dei lavori”. E ancora: “Non sono stati adeguatamente analizzati i rischi legati alle lavorazioni e alle interferenze con le strutture esistenti, in particolare quelli di seppellimento durante gli scavi e di crollo derivante da demolizioni estese”. Durante l’esecuzione dei lavori, inoltre, il perito del giudice sostiene “imperizia da parte dei soggetti coinvolti nella conduzione tecnica dei lavori, che non hanno adottato i dovuti accorgimenti per operare in sicurezza durante gli scavi”. Responsabilità che sarebbero da ricondurre anche all’impresa esecutrice per “non aver segnalato criticità tecniche o operative, né sospeso i lavori in presenza di situazioni di rischio”. Secondo il perito, “il ruolo dell’impresa non può essere limitato a quello di mero esecutore privo di autonomia decisionale”.
La perizia, infine, conclude non riscontrando nessuna responsabilità nel crollo della parete “al responsabile del procedimento e dei lavori, al rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri, ai legali rappresentanti delle imprese coinvolte e agli operai”. Il prossimo 19 dicembre il documento sarà discusso tra le parti a conclusione dell’incidente probatorio.




