Con il WWF i bambini dell’Esseneto di Agrigento vanno a scuola di civiltà
Gli alunni sono stati molto attenti e interessati al tema dei rifiuti e alle modalità di raccolta, trattamento e smaltimento
I bambini di prima e terza elementare, di età compresa fra 6 e 9 anni, dell’Istituto Comprensivo “Esseneto” di Agrigento hanno incontrato, in Aula Magna, la Presidente e il Segretario del WWF Sicilia Area Mediterranea, Erica Capraro e Giuseppe Mazzotta, per trattare di biodiversità, di volontariato, ma soprattutto di come ad Agrigento la raccolta dei rifiuti sia diventata un problema di decoro, per una città che è posta sotto i riflettori a livello nazionale per la sua nomina a Capitale della Cultura 2025.
Gli alunni sono stati molto attenti e interessati al tema dei rifiuti e alle modalità di raccolta, trattamento e smaltimento, che i volontari del WWF hanno spiegato nel modo più semplice, perché ne potessero comprendere l’importanza.
Forte è stata la risposta sulla diffusione di un modello di civiltà del convivere, difficile da attecchire, ma sul quale bisogna insistere, insistere, insistere, generando esempi replicabili, come d’altronde è accaduto in tante altre battaglie del passato.
L’impegno di tutti è stato suggellato dalla nomina dei bambini a “Guardiani della Bellezza” che il WWF ha voluto rilasciare, consegnando un apposito attestato a tutti gli intervenuti.
Gli incontri si sono svolti per gruppi omogenei e numero limitato, per evitare dispersione di attenzione, coinvolgendo circa 300 bambini.
Il Dirigente Scolastico, Prof. Francesco Catalano, ha salutato i lavori con un intervento mirato al risveglio delle coscienze civili agrigentine. Fondamentale è stata l’organizzazione delle insegnanti Rosaria Sutera Sardo e Maria Concetta Vaccaro, senza le quali questi momenti di riflessione non si sarebbero potuti verificare.
Siamo in pieno anno 2025 per Agrigento e l’impegno di tutti deve far sì che l’immagine della città, ma soprattutto la sostanza, trovi una chiave di volta per attestarsi quale esempio di civiltà stratificate che hanno trovato una sintesi ideale di bellezza non solo nelle cose materiali, ma anche nello spirito quotidiano.
Il futuro sarà dei bambini, ed è ad essi che bisogna dare fiducia ed energie, perché possa tornare l’orgoglio di essere abitanti della “più bella città dei mortali”.