Crisi idrica ad Agrigento, il comitato “Vogliamo l’acqua” scende in piazza
La manifestazione si svolgerà giorno 2 Agosto
Agrigento di nuovo in piazza per l’acqua. La decisione è arrivata dopo l’assemblea che si è svolta alla “Casa del Quartiere” a Fontanelle, con il gruppo #Vogliamolacqua, il comitato spontaneo che si sta impegnando a difendere il diritto all’acqua dei cittadini. La manifestazione si terrà il 2 Agosto alle 18 e il corteo prenderà il via da Piazza Cavour per giungere fino in Piazza Aldo Moro dove ha sede la Prefettura.
“Gli agrigentini assetati non riescono più a sopportare la gestione maldestra e iniqua della crisi idrica. Chiediamo, ad alta voce, che vengano rispettati i nostri più elementari diritti, che la gestione della crisi idrica sia affrontata con modalità ben più efficaci e all’insegna dell’equità tra tutti i cittadini”, si legge in una nota del comitato “Vogliamo l’acqua”.
“Chiediamo che le quantità d’acqua disponibili per uso potabile siano garantite ai cittadini in egual misura. Non è più possibile che, nella stessa provincia, nello stesso ambito territoriale, vi siano cittadini di serie A e cittadini di serie B. Chiediamo di attivare modalità diverse rispetto alle attuali per realizzare e collegare in rete le risorse idriche di pozzi e sorgenti, ricorrendo anche al Genio Militare o alla Protezione Civile nazionale. Garantire la massima trasparenza ed efficienza del servizio sostitutivo con autobotti, dando la precedenza alle utenze sensibili e, tra queste, quelle riferibili a soggetti anziani, disabili, o comunque svantaggiate. Dar luogo, da subito, all’ambito unico previsto dalla legge e mai attuato, rimuovendo ogni ostacolo amministrativo o politico, e quindi rendendo disponibile a tutti, in ugual misura, l’accesso all’acqua e il relativo prezzo. Massimo rigore e contrasto ad ogni forma di abusivismo che, in un momento di grave crisi, è paragonabile allo sciacallaggio. Ogni cittadino deve avere una quantità d’acqua, misurata e fatturata secondo le vigenti norme, si legge nella nota, impedendo che i più furbi derubino ancora la collettività, sottraendo ad alcuni persino i quantitativi minimi vitali. Massimo contrasto a chi utilizza la crisi per garantire il proprio arricchimento economico, o aumentare il proprio consenso politico: non si può ancora scherzare con i diritti fondamentali dei cittadini. Vogliamo l’acqua, vogliamo un servizio pubblico efficiente.”