“Earth Hour”, Agrigento protagonista: oscurato il Tempio di Giunone (ft)
Tempio di Giunone in piena Valle dei templi al buio per un’ora. L’occasione è data dall’evento Earth Hour, che ha visto Agrigento aderire all’importante iniziativa. Un’ora al buio, come nelle principali location di tutta Italia. All’evento anche gli esponenti del Wwf. Che hanno voluto commentare così l’importante partecipazione Quando Giunone udì il fruscìo del vento […]
Tempio di Giunone in piena Valle dei templi al buio per un’ora.
L’occasione è data dall’evento Earth Hour, che ha visto Agrigento aderire all’importante iniziativa. Un’ora al buio, come nelle principali location di tutta Italia. All’evento anche gli esponenti del Wwf. Che hanno voluto commentare così l’importante partecipazione
Quando
Giunone udì il fruscìo del vento composto con la torsione dei corpi di uomini e
donne si fermò.
Nel suo
Tempio di Agrigento, nel Parco Archeologico della Valle dei Templi, che ci
facevano quegli esseri stranamente vestiti, a quell’ora della sera.
E si
spensero le luci, e quelle non più ombre si mossero a ritmi a lei sconosciuti.
Era
l’ora della Terra, Earth Hour, un’ora per gridare, in silenzio e al buio, di
quanto sia grave lo stato di salute del pianeta.
I
ballerini di tango che avevano usurpato il Tempio della Dea posarono per
offrire al mondo i loro corpi, perché si possa incidere nelle coscienze di
tutti.
Dei singoli, che nei loro comportamenti individuali e collettivi fanno battono il tempo del mondo.
Dei
potenti, affinché si convertano a proporre e attivare leggi che facciano
invertire la rotta di collisione che si sta tenendo.
La lotta
ai cambiamenti climatici è la vera grande sfida da combattere.
Il Wwf ha
intrapreso da decenni questa battaglia, non risparmiando energie umane alla causa,
che dovrà essere vinta.
Ne va
del futuro del pianeta, del futuro dell’umanità, del futuro dei nostri figli.
Nel
futuro, non facciamoci maledire.
Adottiamo
comportamenti e politiche consapevoli.
Il tempo
a noi concesso è quasi finito. Quasi.
In
grazie infinito va rivolto al direttore del Parco archeologico, Giuseppe
Parello, che ci ha subito accolti, e al suo staff, Antonio Infantino, Lea
Gebbia e a tutto il personale che ci ha collaborati a perfezione.
E poi che dire della scuola di ballo A.s.d. Bailart, che con i suoi tangueri ci ha fatto vivere un momento di gioia, per esibirsi al vento, alla bellezza e alla natura, evocando antiche ritualità reinterpretate nella modernità.
Giunone,
la Dea dell’amore incarnato nel matrimonio, della fedeltà e della saggezza, è
stata onorata dalle movenze dei primi ballerini, Emilia Marino e Francesco
Cappello, che in compagnia di Maria Rinallo e Angelo Gruttadauria con Francesca
Zambuto e Alfonso Pisano, hanno dato forma e vita alla fecondità.
Le foto,
scattate dagli amici Antonio Pirrera e Pietro Fiaccabrino con la figlia
Giovanna, non sono state seconde ad alcuno, per precisione tecnica e
raffinatezza di stile.
Per il Wwf
Sicilia area mediterranea sono
intervenuti il presidente, Giuseppe Mazzotta, e Angela Giglia, Mariella
Moschiera ed Erica Capraro, che ad Agrigento ben rappresentano le azioni e il
nostro fare.