Paradiso-show ma disagi sui posti disabili, Nadia: “Vi racconto la mia esperienza”
Nadia Lauricella, l'influencer di Racalmuto nata focomelica, senza le braccia e con gli arti inferiori parzialmente sviluppati, ha raccontato attraverso il suo profilo seguito da quasi 90 mila follower i disagi vissuti per assistere al concerto.
Pubblico emozionato, sognante, quello che ha riempito piano San Gregorio, ai piedi della Valle dei Templi, per assistere al concerto di Tommaso Paradiso. Uno spettacolo che ha fatto registrare il “sold out”. I social pullulavano di stories Instagram con le canzoni più belle del cantautore italiano, ex frontman dei Thegiornalisti. Tra queste ci siamo imbattuti in quelle di Nadia Lauricella, l’influencer di Racalmuto, nata focomelica, senza le braccia e con gli arti inferiori parzialmente sviluppati, che ha raccontato attraverso il suo profilo seguito da quasi 90 mila follower i disagi vissuti per assistere al concerto.
Ma partiamo dall’inizio. Nadia ci racconta: “Tempo fa avevo richiesto l’accredito per il posto disabili, inviando tutta la documentazione necessaria e dunque specificando la mia disabilità. Ho pagato il biglietto 42 euro e mi è stato assegnato un posto “in piedi”, cioè in mezzo alla folla. All’inizio pensavo fosse un errore e non ho indagato”.
Il giorno del concerto Nadia arriva con le sue amiche e, grazie al buon cuore del figlio degli organizzatori, riesce a posteggiare nell’area destinata alla produzione e ad accedere. E poi cosa è successo? “Non era un errore, il mio posto era davvero in piedi, zona prato, tra folla, con il rischio di farmi letteralmente schiacciare”, ci racconta Nadia. “Ho dovuto cercare l’area disabili, nessuno mi ha accompagnato se non la mia amica (che era il mio accompagnatore) e mi sono dovuta adattare stando “in piedi” e appoggiandomi ad una sedia che una volontaria della Protezione civile mi aveva concesso. Nel 2022 per me è veramente inammissibile – continua l’influencer nel suo racconto – non saper organizzare una postazione per persone con disabilità e non è la prima volta che vado ad un concerto. Mi chiedono di contribuire al cambiamento e poi continuo ad assistere a scende del genere, siamo indietro in questa terra”.
Con le lacrime agli occhi ma con la grande corazza da guerriera Nadia continua: “Io il concerto me lo sono goduta, mi sono adattata, anche se non devo essere io ad adattarmi e mi dispiace per tutti quei ragazzi disabili che sono stati messi da parte”.
Il problema dell’area dedicata ai disabili lo avevamo messo in luce durante il primo concerto del “Il Volo” ma, e soprattutto ad inizio stagione, qualche problemino logistico ci sta e va migliorato. Adesso, quando mancano pochi concerti alla fine del cartellone, il problema sembrerebbe rimasto irrisolto e dunque ci chiediamo, e chiediamo: quali sono i servizi offerti alle persone disabili?
A risponderci, dopo averlo contattato, è stato l’organizzatore del concerto Enzo Bellavia: “Ogni disabile viene omaggiato di un biglietto per l’accompagnatore che dovrebbe assistere il disabile per tutta la serata. Noi abbiamo previsto l’area per disabili come per legge, definito da un recinto, ma in quanto disabili vogliono essere trattati uguali agli altri così hanno ribadito la maggior parte di essi. Certamente se arrivi a concerto iniziato sopratutto con modalità posto in piedi non è certamente facile accomodarti come vorresti. L’arrivo con auto è permesso fino a davanti il cancello sulla strada Giuseppe La Loggia, dove possono entrare e l’autista parcheggia l’auto. Per i parcheggi riservati sempre lungo il viale alberato sono le forze dell’ordine che controllano la titolarità così come ai varchi stradali verificano il tagliando disabili per l’accesso. Certo se il parcheggio fosse asfaltato potremmo fare le strisce stradali e segnalare in maniera evidente gli stalli disabili ma ieri ci siamo visti assaltare dai motorini fin davanti gli ingressi forse perchè ai controlli varchi della rotonda giunone mancava il presidio delle forze dell’ordine”.